Preoccupazione a Cúcuta per la crescente insicurezza e violenza

Preoccupazione a Cúcuta per la crescente insicurezza e violenza
Preoccupazione a Cúcuta per la crescente insicurezza e violenza

Cúcuta si trova ad affrontare una situazione difficile in termini di ordine pubblico. Solo lo scorso fine settimana sono state uccise 13 persone. In dialogo con Mañanas Blu, con Camila Zuluaga, il sindaco Jorge Acevedo, ha fornito dettagli sul panorama della città.

Il sindaco della città al confine con il Venezuela ha sottolineato che uno dei principali fattori che hanno contribuito a questa situazione è la presenza di molteplici bande criminali nella zona.

Con quasi 25 bande identificate e la presenza di gruppi armati come le FARC e l’ELN, la città si trova ad affrontare una complessa situazione di sicurezza. Inoltre, Cúcuta è diventata un centro di migrazione, con oltre 220.000 migranti venezuelani che arrivano in città in cerca di migliori condizioni di vita.

Questo afflusso di persone ha creato tensioni socioeconomiche e facilitato l’attività criminale.

In questo senso, il sindaco Acevedo sottolinea che, sebbene altri tipi di reati come il furto siano stati ridotti, l’omicidio continua a rappresentare una sfida significativa. La riorganizzazione della criminalità in città ha generato un aumento degli omicidi, che ha portato Cúcuta ad essere classificata come una delle città più pericolose al mondo.

Di fronte a questa situazione, il sindaco Acevedo sottolinea l’importanza di avere l’appoggio del governo nazionale. Sono in corso i lavori per l’attuazione delle strategie di sicurezza, compreso un corso strategico sulla pubblica sicurezza in collaborazione con la Polizia nazionale.

Inoltre, si stanno compiendo sforzi per rafforzare la presenza dell’Esercito e l’uso della tecnologia, come telecamere di sicurezza e intelligenza artificiale, per combattere la criminalità.

E a nome e sulle donne e sulla violenza contro di loro, il sindaco ha parlato del dramma di chi è vittima dello sfruttamento sessuale e della tratta di esseri umani. Ha osservato che sono stati presi impegni per affrontare questa piaga, compresa la creazione di un rifugio per le donne e una maggiore cooperazione con la Procura e le organizzazioni sociali.

Ascolta qui l’intervista:

 
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