Il governo e i ricercatori di Tucumán uniscono le forze per soddisfare le esigenze dello stato provinciale

Organizzato dal Sottosegretariato alla Scienza e alla Tecnologia che si trova nell’orbita del Segreteria di Gestione Pubblica e Pianificazione del Governo di Tucumánche conduce Giulio Saguir, SÌe fatto oggi il Conferenza per la pianificazione strategica scientifica e tecnologica al 2030 En il Graduate College of Economic Sciences.

L’incontro ha convocato 160 ricercatori della comunità scientifica e funzionari della Direzione provinciale con l’obiettivo di sviluppare un’agenda con un portafoglio di progetti legati alla domanda emersa da due precedenti incontri con gli attori della gestione pubblica.

Saguir ha detto: “oggi ci sono 160 ricercatori provenienti da tutta la provincia. La provincia conta 3.000 ricercatori dedicati all’attività scientifica. Nell’ambito della conclusione di un processo iniziato nel mese di novembre 2023, su richiesta del governatore della provincia, Osvaldo Jaldo, che ci hanno chiesto di lavorare con le nostre rispettive aree, gruppi, settori, dalla Segreteria della Gestione Pubblica abbiamo convocato un tavolo di dialogo tra tutti gli enti di ricerca della provincia, le quattro università, tutti gli istituti CONICET, INTA, -INTI, il Stazione Sperimentale, la Fondazione Miguel Lillo, e abbiamo programmato un’attività per questo primo semestre che doveva culminare nel Piano Scientifico e Tecnologico della provincia, preparato con la partecipazione di tutte queste istituzioni.”

“Nel mese di marzo tutte queste istituzioni, 40, si sono raccontate cosa fanno, i loro temi di ricerca, i loro servizi di ricerca, le loro risorse e si sono conosciuti. Poi, nei mesi di aprile e maggio, si sono presentati e hanno parlato con i ministri dell’Esecutivo provinciale. Lavori pubblici, Economia e produzione, Sanità, Istruzione, Sviluppo sociale. Ogni ministro ha spiegato i propri problemi, i propri assi strategici, le proprie difficoltà e questi ricercatori hanno spiegato cosa stanno facendo in relazione a quelle aree tematiche” e hanno aggiunto: “Quindi questo ha stabilito la domanda, per così dire, di ricerca che la provincia ha in mente .” politica pubblica. Cioè quello che la Provincia, attraverso i ministri, facevamo era dire ai ricercatori cosa il settore pubblico aveva bisogno di ricerca e cosa sarebbe utile, diciamo, per le politiche pubbliche del governo.”

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E sosteneva: «oggi si sta facendo un piano di lavoro per elaborare un’agenda di attività e un’agenda di progetti che ha due funzioni. Primo, guida tutti nel tuo istituto in modo che quando si stabiliscono e decidono i loro compiti di ricerca, si basino su questi bisogni della provincia. E, in secondo luogo, affinché allo stesso tempo la Provincia abbia un portafoglio di progetti e vada a cercare fondi da parte di organizzazioni internazionali e nazionali volti a rafforzare le politiche pubbliche sostenute dalla ricerca della nostra comunità scientifica.”

Il contributo di Conicet NOA SUR

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“La verità è che è un’iniziativa molto importante formare un tavolo di dialogo e di pianificazione strategica dove si incontrino tutti gli attori della provincia di Tucumán, cosa non meno importante avere quattro università, 17 istituti di doppia dipendenza e tripla dipendenza di CONICET, l’INTA e l’INTI”, ha espresso Dirk Trotteyn, direttore del progetto CONICET NOA Sur.

Ha aggiunto: “tutte queste istituzioni erano presenti e ci siamo posti come obiettivo principale quello di lavorare per riconoscere le capacità tecnico-scientifiche esistenti nella provincia, la questione delle attrezzature disponibili e, soprattutto, di ascoltare quali sono le richieste che provengono da ciascuno dei ministeri provinciali al fine di costruire e generare un punto di incontro che permetta di mantenere un dialogo permanente” affinché “nei laboratori, nelle documentiIn ciascuno dei gruppi di ricerca vengono considerate assolutamente tutte le esigenze che i ministeri hanno espresso e questo ci permette di riunire e allineare ciò che si determina, ciò che si costruisce in laboratorio con i bisogni delle persone, della comunità, “alla ricerca di sviluppo sostenibile, sostenibile e di qualità per la nostra provincia”

Migliore qualità della vita

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A sua volta Pablo Cristian Paolasso, rappresentante dell’Istituto di Ricerca Territoriale e Tecnologica per la Produzione di Habitat (Inteph) che appartiene all’Università Nazionale di Tucumán (UNT) e al Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica e Tecnica (Conicet) è stato chiaro: “Vengo da un istituto in cui le scienze sociali e Tucumán si trova in una delle regioni più povere del paese. “La questione sociale è fondamentale e va discussa oggi e nei prossimi anni perché è una delle questioni più urgenti”.

In questo senso era chiaro: “A livello nazionale si intende lasciare da parte questo corpo scientifico il cui sostegno è fondamentale, perché il cambiamento per approfondire questi studi è affinché il le persone hanno condizioni di vita migliori e questo è il senso di discutere un’agenda futura su questioni prioritarie per il sistema scientifico”.

 
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