Ha detto a sua madre che il suo patrigno aveva abusato di lei e lei non le credeva: era vero

Ha detto a sua madre che il suo patrigno aveva abusato di lei e lei non le credeva: era vero
Ha detto a sua madre che il suo patrigno aveva abusato di lei e lei non le credeva: era vero
Immagine illustrativa.

Un triste caso di abuso sessuale Si è saputo questo venerdì dopo che un uomo di San Juan è stato condannato per aver abusato della sua figliastra. Ciò che colpisce è che, secondo le fonti, la minorenne aveva raccontato alla madre di aver subito abusi da parte dell’uomo, ma lei non le credeva.

Il caso è iniziato il 19 settembre 2023, quando la psicologa, membro del Gabinetto tecnico interdisciplinare del Ministero dell’Istruzione, ha condotto un colloquio personale con una studentessa (il cui nome e ente scolastico sono riservati per preservarne l’identità). quinto anno di scuola secondaria presso una scuola di Jáchal. Questa intervista è stata rilasciata su richiesta del direttore dell’istituto scolastico, poiché a causa dei precedenti commenti degli insegnanti, avevano visto il minore triste e angosciato nei giorni precedenti.

In tale contesto, la professionista ha parlato con la minorenne di 16 anni per poi riferire in un verbale che la minore avrebbe subito abusi sessuali da parte del patrigno. JMGdai 12 ai 14 anni, cosa che raccontò a sua madre, ma lei non gli credette.

In conseguenza di ciò, il Lic Consigliere minore, suggerendo l’apertura del procedimento penale in relazione alla presunta commissione del reato di abuso sessuale ai danni del minore. Sono state avviate le indagini e in data 26 settembre 2023 è stata effettuata un’intervista videoregistrata al minore nel ANIVI Centro Nordin cui la vittima ha negato tutti i fatti oggetto della presente indagine, adottando un chiaro atteggiamento di ritrattazione.

La MPF ha comunque proseguito le indagini, raccogliendo le testimonianze di dirigenti, insegnanti, madri e amici della vittima (anche attraverso l’avanzata giurisdizionale), che erano a conoscenza di questa situazione. Allo stesso modo, è stato dato l’intervento di professionisti dell’Area Infanzia di Jáchal, visite mediche, relazioni socio-ambientali, perizie psicologiche alla vittima, perizie informatiche sui dispositivi cellulari attraverso la Divisione di Supporto Tecnologico e il sequestro del quaderno dove è stato redatto il verbale da parte lo psicologo del Ministero dell’Istruzione.

Questo venerdì, il patrigno del minore è stato condannato a 3 anni di carcere con condizionale, cioè non andrà in prigione a meno che non commetta un reato entro quel periodo di tempo. È stato riconosciuto colpevole del reato di abuso sessuale aggravato dal vincolo dovuto alla situazione di convivenza.

 
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