Hanno condannato una coppia che aveva acquistato automobili per riciclare denaro proveniente dallo spaccio di droga

Per molti anni Carina Roxana Flores e Juan Carlos Alegre hanno esibito un tenore di vita che ha attirato l’attenzione. L’uomo non aveva le capacità finanziarie, ma aveva acquistato quattro auto di alto valore. La donna era registrata come monotributista, senza operazioni commerciali. I due sono rimasti sotto il controllo della Procura. Mesi dopo, L’indagine ha dimostrato che entrambi i sospettati hanno acquistato automobili per riciclare denaro proveniente dalla vendita di droga.

Messo alle strette dalle prove contro di loro, Alegre e Flores hanno ammesso la loro responsabilità nei fatti attribuiti dalla Procura federale in un processo abbreviato.

L’accordo raggiunto con l’accusa per evitare un processo in comune non è stato un cattivo accordo per gli imputati, perché Sono stati condannati alla pena minima con cui il codice penale argentino reprime il riciclaggio di denaro.

Il Tribunale penale orale federale di Neuquén, composto esclusivamente dal giudice di sezione María Paula Marisi, ha approvato l’accordo tra l’accusa, l’imputato e il suo difensore privato. lÈ stato condannato a 3 anni di carcere come coautore di riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di droga.

Entrambi avevano già una condanna precedente per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Il 14 dicembre 2018, il Tribunale Federale Orale di San Martín (Buenos Aires) ha inflitto ad Alegre 6 anni di carcere. Mentre il Tribunale orale federale di Santa Rosa ha condannato Flores a 5 anni e 6 mesi di carcere.

Adesso Marisi ha unificato le frasi. A Alegre gli ha comminato una pena unica di 6 anni di carcere, più la multa e le spese del processo. Mentre ha condannato Flores ad una sola pena di 5 anni e 6 mesi di reclusione, oltre alla sanzione pecuniaria prevista per tale delitto e alle spese del processo.


Il primo passo dell’indagine


Secondo la sentenza, emessa l’11 giugno, l’indagine ha avuto origine l’11 ottobre 2016, c.Successivamente è stata disposta la formazione di nuovi atti per indagare sui due indagati per la presunta commissione del reato di riciclaggio. Succede che gli inquirenti mettono davanti la lente d’ingrandimento su Alegre e Flores l’esistenza di denaro e automobili rinvenuti nel suo patrimonio che non potevano essere giustificati “a causa della sua mancanza di attività commerciali e la cui origine sarebbe legata al traffico di droga”.

I ricercatori lo hanno scoperto Possedevano undici automobili, acquistate tra il 2013 e il 2016. Molti li hanno acquistati nella capitale Neuquén. Fondamentali per l’avanzamento delle indagini sono stati gli interventi telefonici e lo scambio di messaggi tra gli indagati.

Le prove aggiunte nel corso del processo permettono di affermare che Juan Carlos Alegre e Carina Roxana Flores hanno effettuato operazioni commerciali al fine di mettere in circolazione denaro di provenienza illecita.con lo scopo di nasconderne l’origine e di inserirli nel circuito economico formale sotto apparenza di legalità, nel periodo compreso tra il 2013 e il 2016″, ha affermato il giudice nella sentenza.

María Paula Marisi ha scritto la condanna perché era l’unico membro del TOF di Neuquén. (foto d’archivio)

Denaro di provenienza illecita


La provenienza del denaro utilizzato sarebbe il prodotto dell’attività illecita di traffico di stupefacenti svolta almeno dal 2011. d’ora in poi secondo il procedimento 2604/3/11 della Corte Orale Federale di Salta. E tra il 1° maggio 2015 e il 22 dicembre 2015, come risulta dal caso FGR 6221/2015”, ha affermato.

Il giudice ha citato la relazione dell’Unità di informazione finanziaria nell’indagine patrimoniale degli imputati, che concludeva: “Il profilo patrimoniale dell’imputato -composto in linea di principio da beni mobili registrabili e contanti – non avrebbe apparente giustificazione giuridica e/o economica per la mancanza di attività commerciali e di redditi dichiarati”.

“Altrimenti, non si può escludere che l’origine dei fondi sia legata alle attività illecite su cui si sta indagando nell’ambito di questo caso e che l’La proprietà dei veicoli immatricolati corrisponde ad una manovra di collocamento nel mercato finanziario formale, garantendo il profitto del reato”, aggiunge il rapporto.

«Per quanto riguarda l’atto di mettere in circolazione beni derivanti da un reato, lo capisco“È stato accertato che ALEGRE e FLORES, attraverso l’acquisto e la vendita di diverse automobili, hanno messo in circolazione beni provenienti dal traffico illecito di droga,” ha affermato Marisi.

“La presenza nel loro patrimonio o il possesso di automobili poi vendute per acquistarne altre di maggior valore (ad esempio Toyota Prado o Audi) consentono di sostenere che in questo modo gli imputati hanno generato un’apparenza di legalità riguardo alla loro provenienza”, ha affermato. evidenziato.

“Per riciclaggio si intende l’insieme delle operazioni mediante le quali i frutti di reato vengono immessi nel circuito economico con apparenza di legalità.”

María Paula Marisi, giudice del TOF di Neuquén

Il fatto che l’accusa gli ha attribuito

La Procura federale ha attribuito agli imputati «aver compiuto operazioni commerciali finalizzate a trasferire, vendere, camuffare e/o mettere in circolazione denaro di provenienza illecitacon lo scopo di nasconderne l’origine e di inserirli nel circuito economico formale sotto l’apparenza di legalità, almeno nel periodo compreso tra il 2013 e il 2016.”

La Procura della Repubblica ha riferito che “le operazioni consistevano nell’acquisto di automobili, anche senza effettuare trasferimenti di proprietà, ottenendo in alcuni casi l’autorizzazione alla circolazione ed in altri no, e nella detenzione di contanti presso il proprio domicilio in anagrafe domiciliare. da Suyai Street a 600 Centenario. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti 889.437 pesos e 2.500 dollari.

Oggi Alegre è detenuto nel Complesso Penitenziario Federale I di Ezeiza. Mentre Flores è agli arresti domiciliari in un’abitazione di Roca.

 
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