“Mi amavo, non me ne rendevo conto”: un viaggio teatrale nella memoria

“Mi amavo, non me ne rendevo conto”: un viaggio teatrale nella memoria
“Mi amavo, non me ne rendevo conto”: un viaggio teatrale nella memoria

Mercoledì 19.6.2024

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Ultimo aggiornamento 11:34

Sabato prossimo 22 alle 21, il palco del Centro Sociale e Culturale El Birri (Gral. López 3698) si riempirà di vita, storia ed emozione con la presentazione di “Mi amavo, non me ne rendevo conto”. Quest’opera, con drammaturgia e regia di Ana Woolf, promette di essere un viaggio intimo e commovente attraverso la memoria e la narrativa femminile.

Con protagonista la talentuosa attrice Laura D’Anna, “Mi amavo, non mi ero reso conto” presenta una storia che intreccia le vite di tre donne: Ofelia, la figura iconica dell’“Amleto” di Shakespeare; Emilia, prozia mai incontrata ma sempre presente nei confronti familiari; e un Giardiniere, che ritrova gli altri due mentre lavora la terra. Quello che segue è un rituale narrativo, uno scambio di storie e silenzi, che rivela le profonde connessioni tra generazioni di donne.

“Quest’opera nasce negli interstizi dell’Amleto di Shakespeare e nei vuoti della memoria familiare. È una storia di silenzi e di fantasmi. ‘Mi sono amato! Non mi rendevo conto…’; hanno detto Emilia dopo la visita di controllo, il giorno in cui è stata ricoverata nell’ospedale psichiatrico di Oliveros”, raccontano i realizzatori. I testi uniscono le parole dello stesso Shakespeare a quelle di Teresa Arijón, Ana Woolf e Laura D’Anna. Questo incontro di voci crea una trama ricca e sfaccettata, esplorando i temi dell’identità, della memoria e della trasmissione di storie tra donne.

La scenografia e il lighting design sono curati da Fernando Díaz, mentre Giorgio Zamboni si occupa dell’assistenza alla regia e del design grafico e sonoro, garantendo allo spettatore un’esperienza sensoriale completa. Lucia Sander porta la sua esperienza nella drammaturgia, assicurando che ogni parola e ogni gesto sul palco risuoni con autenticità e profondità.

La capacità è limitata; L’ingresso è gratuito, e il pubblico è invitato a contribuire al cap, permettendo così a ciascuno spettatore di valorizzare l’esperienza secondo le proprie possibilità. Con la disponibilità del servizio buffet e bar, l’esperienza promette di essere completa, invitando la comunità a riunirsi, condividere e godersi il teatro nella sua forma più pura.

Mi amavo, non me ne rendevo conto” è più di una pièce; è un omaggio alle donne che hanno lasciato segni nelle nostre vite, visibili o invisibili, e una celebrazione del potere della narrazione di connettere le generazioni.

Via del teatro

È un gruppo stabile che crea opere, indaga il proprio linguaggio artistico, svolge attività didattica e dal 2014 trova pubblico eterogeneo. La sua prima produzione è stata “LuiEmi nel mare di Shakespeare”, che ha girato diverse città dell’interno e partecipato a diverse festival. Nazionali e internazionali. Partecipa attivamente dal 2015 alle produzioni della Juventus Lyrica come attori, allenatori e traduttori. Nel 2018 è entrata in collaborazione con l’Associazione Italo-Argentina MViva.

Presenta anche opere in francese, italiano e spagnolo per le Scuole Primarie del CABA. Nel 2020, ha creato insieme ad altri gruppi (Magdalena 2da Generación e Casa del Sur) un progetto chiamato Alimentando la Espera, con il quale hanno portato l’arte con gioia. code d’attesa nelle scuole, negli ospedali, nelle parrocchie, nelle mense dei poveri e anche nelle comunità terapeutiche.

Alla fine del 2020, la parrocchia San Pedro González Telmo ha accolto nelle sue strutture Camino Teatro, per continuare il suo lavoro di prove e ricerca.

 
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