Il Campo per la Palestina, istituito da più di un mese nel campus dell’Università di La Rioja, si è sciolto questo venerdì. Con la fine del corso universitario le tende sono state rimosse anche se l’organizzazione assicura che “lo spirito del campeggio continua”. A cui hanno aggiunto: “La lotta per la Palestina continua. I combattimenti continuano. L’azione diretta nonviolenta continua”.
Il 15 maggio è stato allestito un campo nel campus della Rioja a sostegno del popolo palestinese, al seguito delle comunità universitarie di tutto il Paese. Nel corso di questo mese, nel campo si sono svolte numerose attività per rendere visibile la situazione sofferta dal popolo palestinese, come conferenze, serie di film, mostre o anche lezioni di scuole superiori.
La richiesta del campo si è trasferita su eventi di massa, come la celebrazione dell’EBAU o le festività di San Barnaba, ed è arrivata anche all’interno del palazzo del Rettorato per esigere la “condanna esplicita del genocidio” da parte dell’Università.
Questo mese “la rabbia degli studenti è venuta fuori, con molte persone di Logroño che hanno manifestato contro il genocidio e l’ingiustizia”, come ha detto Fares Khader, un abitante di Gaza che vive a Logroño, il secondo giorno di campeggio. “Mi arrabbia il fatto di trovarmi a 5.000 chilometri dalla mia terra, completamente assediata dai bombardamenti. Queste manifestazioni ci danno speranza e forza”, ha ringraziato.
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