Lo “spavento” elettorale sta diventando una consuetudine a Córdoba – Angolo della Politica Economia – Opinione

Lo “spavento” elettorale sta diventando una consuetudine a Córdoba – Angolo della Politica Economia – Opinione
Lo “spavento” elettorale sta diventando una consuetudine a Córdoba – Angolo della Politica Economia – Opinione

Le elezioni municipali di Río Cuarto stupiscono per un fatto elementare: nonostante le elezioni divise, il peronismo ha guadagnato 13 punti sul radicalismo. Lo stupore aumenta perché l’UCR ha governato più volte la città, nella quale ha profonde radici e gli ultimi sforzi non sono stati brillanti.

Parte della vittoria si spiega con due ragioni che stanno già diventando una tradizione a Córdoba. Il peronismo di Llaryora ha portato due tattiche parallele a livelli sconosciuti nella provincia: pressioni estreme e l’uso di tutto l’apparato statale per convincere il proprio popolo a votare e fare tutto il possibile per impedire ai cittadini di votare per quello che hanno meno possibilità di controllare.

il clientelismo, da un lato; spaventare, dall’altro.

Direte: questo è ciò che ogni partito cerca di fare qui e in Cina. Sì. Ma a un certo punto deve esserci un limite, per non minare la legittimità democratica, affinché l’alternanza sia una possibilità reale; perché si parte dal presupposto che vogliamo vivere in una società pluralistica e non vogliamo portare di fatto ad un regime di Formosa monopartitico. Siamo Córdoba, ehi.

Il clientelismo è più vecchio. Ma spaventare è una novità.

Llaryora lo ha già fatto. È il primo governatore nella storia democratica di Córdoba che ha vinto le elezioni governative facendo “avvertire” gentilmente dalla Giustizia Elettorale che, in realtà, il voto obbligatorio era uno scherzo: giorni prima avevano pubblicizzato che non ci sarebbero state multe per chi lo avesse fatto. non andare a votare.

Lo hanno ripetuto in Comune. Daniel Passerini è stato il primo sindaco eletto con lo slogan: “Se non voti non succede nulla”. Quello era per coloro che non potevano controllare. Allo stesso tempo hanno applicato il clientelismo al bastone con i loro militanti, gnocchi e altri beneficiari dell’apparato statale in affitto. Non solo le remise hanno funzionato a pieno regime. Hanno creato un call center che ha fatto la storia nel club Instituto dove praticamente tutte le persone benestanti avevano i loro telefoni sequestrati per fare proselitismo da persona a persona dalle loro liste di contatti.

A Río Cuarto esisteva anche un call center, come a Córdoba, oltre ai tipici ricoveri che non bastavano per trasportarsi. E c’era anche da spaventare: la lunga vacanza è stata scelta appositamente per un’elezione difficile. Sono sfuggiti un po’ al controllo. Ha votato meno del 56% degli elettori. Il nuovo sindaco, Guillermo De Rivas, è stato infatti votato da meno del 21% degli iscritti. Una democrazia a bassa intensità che assomiglia a un partito unico al quale poco a poco ci stiamo abituando.

#Argentina

 
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