Ex membro dell’STJ entra nel dibattito sul nome del viale costiero e avanza due proposte – Notizie

Ex membro dell’STJ entra nel dibattito sul nome del viale costiero e avanza due proposte – Notizie
Ex membro dell’STJ entra nel dibattito sul nome del viale costiero e avanza due proposte – Notizie
Bernardo Salduna, ex membro della Corte Superiore di Giustizia, ex legislatore e storico, è intervenuto nel dibattito sorto dopo che l’assessore Felipe Sastre (Insieme per Entre Ríos) ha proposto di cambiare il nome di Avenida Costanera – attualmente Avenida de los Pueblos Originarios – in Julio Argentino Roca.

In un editoriale inviato a El Entre Ríos, Salduna ripercorre la storia e propone due nomi. D’accordo con Sastre, il viale costiero dovrebbe portare ancora una volta il nome di Roca, ma per rendere omaggio anche alle popolazioni autoctone, ricorda la figura di un “indiano Guaraní”.

La scrittura completa

SUL CAMBIO DI NOMI. E UNA PROPOSTA

Ho sempre creduto che la Storia sia scritta da storici, sociologi e ricercatori.

Quelli che passano ore a rivedere fascicoli, verificare documentazione, raccogliere testimonianze.

E che la Storia non è una scienza esatta come la matematica: sarà sempre esposta a nuove prove, appariranno contributi, approcci o punti di vista diversi. Non ci sarà mai l’ultima parola su nessuna questione relativa al futuro sociale e politico degli esseri umani.

Ma ora scopro che non è così: che la Storia la scrive “quelli che vincono”.

Ciò significa che ogni volta che una forza politica otterrà la maggioranza del Consiglio Deliberativo, potrà modificare la Storia, annullare ciò che i suoi predecessori hanno deciso. abbassare una figura dal suo piedistallo e elevarne un’altra o altre.

A Concordia, ad esempio, la maggioranza dei consiglieri ha deciso da tempo di rinominare una parte della Costanera, nominata da un precedente Consiglio, nel 1936 in “Julio Argentino Roca” e ribattezzarla con l’anodino titolo di “Pueblos Originarios”.

Uso tale espressione, non in senso peggiorativo, perché, in un mondo dove le migrazioni umane sono state una costante fin dalla Preistoria, i “popoli originari” in realtà praticamente non esistono.

Sarebbe stato più appropriato, se si volesse rendere omaggio ai primitivi abitanti di queste terre, parlare di “popolo Guaraní”, “chana timbú” o “yaro”.
Oppure, dal momento che i nomi sono stati cambiati, usate il nome di qualche rappresentante di spicco di una di quelle comunità.

Al di là delle polemiche, la verità è che Julio Argentino Roca ha i requisiti più che sufficienti perché un luogo pubblico della città possa essere identificato con la sua persona.

Era un sovrano progressista, due volte presidente costituzionale in un momento in cui l’Argentina divenne la sesta economia più grande del mondo.
Diede un formidabile impulso all’educazione popolare e alla lotta all’analfabetismo con la legge progressista 1420 (istruzione laica, gratuita e obbligatoria).

Ha modernizzato la legislazione, con regolamenti come la legge sul matrimonio civile e la federalizzazione della città di Buenos Aires.

La sua effettiva campagna militare del 1879/80 incorporò il 60% del territorio nazionale, attuali province di La Pampa; Neuquén; Chubut del fiume Nero; Santa Cruz e la Terra del Fuoco.

Se non lo avessero fatto, sarebbero stati occupati dal Cile, o, peggio ancora, dall’Inghilterra, che già aveva un’enclave nelle Malvinas, o forse dalla Francia, (ricordiamo il noto avventuriero Aurelio Tounens, omonimo “Re della Patagonia”).

Darío Garayalde in un eccellente articolo recente menziona un’altra tappa importante degna di riconoscimento locale: la costruzione del porto di Concordia, divenuto il terzo più importante del Paese.

Lo storico Walter Del Río, dell’Università di Quilmes, ha condotto uno studio serio sulle vittime delle campagne militari tra il 1879 e il 1884, rivelando che in quel periodo furono uccisi tra i mille e i millecinquecento “indiani lancieri”. la maggioranza in combattimento.
Il che smentisce l’accusa di “genocidio”, così diffusa.

In questi giorni ricordiamo lo svolgimento del “Congresso dell’Oriente” o dei “Popoli Liberi”, convocato dal capo orientale José Gervasio Artigas e tenutosi ad Arroyo de la China (oggi Concepción del Uriguay), il 29 giugno 1815.

Parteciparono deputati di Entre Ríos, della Banda Oriental, di Santa Fé, Córdoba e Corrientes, e fu il primo grido di indipendenza, un anno prima dello storico Congresso di Tucumán.

Ciò che non si sa è che, per la prima volta, hanno partecipato a questo evento libertario anche gli indiani Guaraní, delegati delle Missioni, eletti dal loro popolo.

Secondo lo storico Pablo Camogli, i deputati erano: Eustaquio Aresayú e José Evaristo Aybó che rappresentavano la missione di Santa María; Mariano Ñanduty a San Javier; Miguel Ibayú a Màrtires e Tomás Yuripá a San Carlos.

Riconobbero come capo Andres Guacurari o Guazurari, indio guaraní delle Misiones, nato, si ritiene, il 30 novembre 1778 nell’attuale Santo Tomé (Corrientes), cresciuto a Sao Borja (secondo i portoghesi), San Francisco de Borgia libro paga castigliano.

Imparentato con José Artigas, il Protettore gli conferì il grado di capitano di Blandengues, capo di una squadra Guarani composta da più di mille soldati delle Misiones e quattrocento charrúas della Banda Oriental.

Lo stimavano e stimavano non solo per il grado di capitano e per i cavalieri che indossava nella sua logora uniforme. Era anche il figlio prediletto del Capo degli Orientales, che lo adottò e lo autorizzò ad usare il suo cognome.

Insieme al suo capo e padre adottivo, questo Guaraní partecipò a leggendarie battaglie nella lotta per l’Indipendenza, sia contro gli eserciti monarchici spagnoli che contro l’avanzata dell’Impero portoghese (i Bandeirantes).

Sconfitto in una lotta impari, fatto prigioniero, morì dopo aver subito una crudele prigionia nelle sordide prigioni di Rio de Janeiro

La mia proposta quindi: che, per le ragioni esposte, venga ripristinato il precedente nome di Julio Argentino Roca nella sezione Costanera.
Che, come giusto omaggio a un combattente, rappresentante del popolo Guaraní, eroe e martire della Banda Oriental, delle Misiones e del Río de la Plata, la sezione che sarà inaugurata della Nueva Costanera (Playa Nebel) venga battezzata Colonnello ANDRESITO ARTIGAS.

BERNARDO I. SALDUNA
Associazione “Justo J. de Urquiza”.
Concordia (ER)

 
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