Il grosso pesce ha mangiato il ragazzo… (gli dice Meluk)

Il grosso pesce ha mangiato il ragazzo… (gli dice Meluk)
Il grosso pesce ha mangiato il ragazzo… (gli dice Meluk)

Test superato e soddisfacente. Nel calcio, come nella vita, i pesci grandi mangiano i piccoli e, in genere, il migliore batte il peggiore. Se le acque mantengono il loro corso naturale prevale la logica. Ed è quello che è successo nel Colombia 3, Costarica 0 con cui la Nazionale si è qualificata anticipatamente ai quarti di finale della Copa América ottenendo la seconda vittoria consecutiva.

Secondo i criteri di

Recitando il verso dell’intera Nazionale Colombiana, ripetuto dall’allenatore al portatore d’acqua, passando dal portiere al puntatore sinistro, è stato compiuto il primo passo di quel cammino “passo dopo passo” verso la finale del torneo. E’ già ai quarti.

Colombia, superiore

La Colombia ha vinto la partita semplicemente essendo superiore. La Costa Rica si è travestita da cuculo ultradifensivo dopo il gigantesco 0-0 contro il Brasile, ma la Colombia si è tolta la maschera e l’ha lasciata nelle sue giuste dimensioni, l’ha messa nelle sue giuste proporzioni… L’ha schiacciata!

Jhon Córdoba festeggia il terzo gol della Colombia.

Foto:Cristian Álvarez

In nessun momento della partita, nemmeno nei primi 20 minuti in cui il Costa Rica voleva affrontare la Colombia uno contro uno, la partita è stata a rischio o compromessa. La Colombia è stata padrona e padrona assoluta di un gioco in cui ha creato pericolo, opzioni gol, ha segnato tre gol e, in verità, non ha permesso che si generasse una sola opzione reale e pericolosa contro di sé.

La Colombia ha giocato una partita pulita, senza patemi e con definizione.

È stata una grande partita per il ‘Triciclito’ Córdoba, un carro armato di potenza e gol che ha sostituito Santos Borré per una decisione tecnica. Ancora una volta è stata una partita magnifica quella di James Rodríguez, che ha realizzato anche un assist dalla destra!

Gol e vittoria per la Colombia

Selezione Colombia

Foto:EFE

La partita è durata davvero mezz’ora, fino al rigore concesso al Córdoba. Frettoloso e goffo, il portiere Sequeira prende l’attaccante dal limite estremo dell’area.

COSÌ, Lucho Diaz Ha lanciato la ghigliottina a sangue freddo, senza che gli tremasse la gamba, e ha inchiodato l’1-0 dai 12 gradini.

Quella fu la fine del gioco. Il Costa Rica non ha mai, ma mai, solleticato una Colombia che gestiva la partita a suo piacimento. Prima dell’1-0 e fino al 3-0 finale, la partita è stata confortevole per la Colombia, che non ha permesso loro di creare occasioni da gol.

Era 2-0 con un colpo di testa di Davinson Sanchez all’uscita di un calcio d’angolo, al 59′: è la conferma di una superiorità evidente.

Il gol finale, oltre a dare maggiore realtà al punteggio per quanto accaduto nella partita, è stato un premio per Jhon, il ‘Piccolo Triciclo’ Córdobache era un attaccante coraggioso, bello, forte, da brivido, intraprendente e rivoluzionario, essendo una vera parte del circuito di gioco.

Jhon Cordoba.

Foto:Getty Images tramite AFP

Dopo un passaggio di James con la gamba storta, ha sfondato sulla destra e senza preoccuparsi minimamente dell’angolo di tiro; Incurante del fatto che i compagni di squadra liberi arrivassero al centro per un tiro pulito, ha sparato un tiro cross che ha rotto il punteggio di 3-0 per il giocatore in campo e per la squadra proprietaria del campo e del gioco.

Si è trattato piuttosto dello spavento precedente che la Costa Rica ha generato a causa del pareggio contro il Brasile e della sua difesa con pietre e fili: la Colombia aveva le chiavi in ​​tasca per aprire quella serratura, e lo ha fatto facilmente.

Sudo più il coperchio che la pentola, direbbe mia madre. La Colombia era il pesce grosso e si mangiò il piccolo Costa Rica.

Glielo dice Meluk

GABRIEL MELUK

Redattore SPORT

@MelukLeCuenta

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