Nuova ondata di licenziamenti nei Parchi Nazionali: si aggiungono 71 lavoratori senza lavoro

“Stiamo portando avanti il ​​mancato rinnovo di 71 contratti amministrativi scaduti” Così fonti di National Parks hanno riferito della nuova ondata di licenziamenti Giornale RÍO NEGRO. Nel comunicato ufficiale del Governo si precisa che si tratta di una misura che mira a professionalizzare la struttura e ottimizzare le risorse. A questi si aggiungono i 135 lavoratori licenziati dall’inizio della gestione di Javier Milei.

Giovedì scorso il sindacato ATE, in occasione della Giornata del Dipendente Pubblico, è sceso in piazza per avvisare di a nuova ondata di licenziamenti nelle organizzazioni nazionali. Patricia Reinahuel, segretaria generale dell’ATE Bariloche, ha dichiarato quel giorno: “C’è una minaccia latente ed è stato annunciato il licenziamento di 600 lavoratori a livello nazionale. Con l’unità e la lotta sappiamo che possiamo affrontare questo governo venuto per togliere i diritti”.

Questa mattina, l’Amministrazione dei Parchi Nazionali ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti. Si tratta di “mancato rinnovo di 71 contratti amministrativi scaduti corrispondenti a dipendenti nominati nella precedente amministrazione«, hanno spiegato le fonti APN a Diario RÍO NEGRO.

Questi 71 licenziamenti si aggiungono ai 135 già ridotti il ​​10 dicembre 2023, con l’inizio dell’amministrazione di Javier Milei. In totale sono 210 i lavoratori senza lavoro.

Nella dichiarazione ufficiale dell’APN hanno affermato quanto segue: «Si segnala che tra dicembre 2019 e dicembre 2023 l’organico è aumentato di 456 posizioni, di cui solo 106 erano membri della brigata e 12 ranger del parco, con il restante aumento di 338 posizioni amministrative con diverse modalità di assunzione.

E lo hanno annunciato “Saranno incorporati 51 ranger del parco e 50 nuove posizioni saranno aperte su tutto il territorio nazionale, privilegiando la loro capacità tecnica e professionale”, Ciò ha abbassato la premessa degli “sforzi per riportare ordine nelle istituzioni, dopo anni di apatia e mancanza di controllo”.


Nuova ondata di licenziamenti nei parchi nazionali: cosa dice il sindacato statale ATE?


Marcelo Rojas, delegato dell’ATE nei Parchi Nazionaliha messo in luce la situazione di incertezza che si sta nuovamente vivendo in questa organizzazione, dove sono stati effettuati dei licenziamenti alla fine di marzo.

Riferisce che nell’ultima settimana di giugno le autorità dei parchi si sono incontrate con i delegati e «Hanno dichiarato che ci sarebbe un numero vicino a 80 licenziamenti inquadrato in un numero che propongono come ottimale per il funzionamento, un calcolo che non è coerente con ciò che le organizzazioni internazionali propongono in materia di conservazione, che è arbitrario e giustifica i licenziamenti”, ha affermato.

Rojas ha detto che lunedì 1° luglio verranno licenziati molti lavoratori che per ora non conoscono il loro futuro. “Queste persone rimangono senza lavoro, senza compenso, senza il diritto più elementare di portarsi un piatto di cibo a casa.”, ha osservato.

 
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