La Svizzera mette fuori combattimento un’Italia grottesca

Sabato 29 giugno 2024, 20:08

La versatile, dinamica ed eclettica Svizzera guidata da Murat Yakin ha battuto la peggiore Italia che si ricordi ed è diventata la prima squadra a qualificarsi per i quarti di finale, dove domenica affronterà a Gelsenkirchen la vincente del duello tra Inghilterra e Slovacchia. Grande merito per ‘Nati, che eguaglia la sua migliore prestazione in un Europeo. Non è un caso che abbiano chiuso la prima fase imbattuti, non la capolista perché un gol del Füllkrug tedesco ‘in extremis’ lo ha impedito. Insieme alla Francia, è l’unico Paese che dal 2014 è sempre arrivato ai gironi di qualificazione nei grandi eventi.

La prestazione della Nazionale in questo torneo spiega che il titolo vinto tre anni fa a Wembley, contro l’Inghilterra e ai rigori, fu un’anomalia. Per qualche motivo non si sono qualificati per gli ultimi due Mondiali, un fatto senza precedenti in un paese con la tradizione dell’Italia. Certo, ogni passato era migliore per l’Azurra, oggi un gruppo caotico, senza totem, senza difesa, senza attaccanti e anche senza quel carattere competitivo e quell’orgoglio che li ha sempre contraddistinti.

svizzero

Sommer, Ndoye (Sierro, min. 78), Schär, Akanji, Ricardo Rodríguez, Aebischer (Steffen, min. 90+2), Freuler, Xhaka, Rieder (Stergiou, min. 72), Vargas (Zuber, min. 71) ed Embolo (Duah, min. 77).

2

0

Italia

Donnarumma, Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Darmian (Cambiaso, min. 74), Fagiolo (Frattesi, min. 86), Cristante (Pellegrini, min. 75), Barella (Retegui, min. 64), Chiesa, Scamacca e El Shaarawy (Zaccagni, min. 46).

  • Obiettivi
    1-0: min. 37, Freuler. 2-0: min. 46, Vargas.

  • Arbitro
    Szymon Marciniak (Polonia). Gialli a Barella, El Shaarawy e Mancini.

  • Incidenti
    Prima partita degli ottavi di finale di Euro 2024, giocata allo Stadio Olimpico di Berlino.

Luciano Spalletti, il tecnico del cambio, è molto commosso. È in carica da meno di un anno e il suo progetto è a lungo termine, ma spiegare cosa è successo è molto complicato. Non ha giocatori differenziali, questo è indubbio, ma il suo impegno non corrisponde a quello di un allenatore arrivato alla carica sostenuto da uno stile più moderno e coraggioso a Napoli. Anche i suoi continui cambiamenti di giocatori e di sistema non aiutano a consolidare un’idea.

Come contro la Spagna

Il presente ha prevalso nettamente sulla tradizione alle Olimpiadi di Berlino, uno storico Colosseo che fino a questo disastro era stato un feticcio per l’Italia. Qui batterono ai rigori la Francia di Zidane nella finale dei Mondiali del 2026 e batterono anche l’Austria (2-1) nella finale delle Olimpiadi del 1936. Contro gli Elvezi l’Italia era un orrore, uguale che davanti a ‘La Roja’.

I fischi con cui una parte dei tifosi azzurri ha congedato i propri giocatori già dopo il primo atto definiscono la prestazione spettrale del campione. Nonostante il miracoloso pareggio siglato da Zaccagni al 98′ travolgendo la Croazia, Spalletti rimase talmente sconvolto dalla prestazione dei suoi uomini in quella partita da ordire una rivoluzione contro la Svizzera. Ancora più disastro.

Ben sei cambi di giocatori e anche di sorteggio, di cui quattro sullo sfondo. Sorprende soprattutto vedere il tenace Cristante non più come perno difensivo ma come interno, visto che il centrocampista è lo juventino Fagioli. E anche El Shaarawy sul profilo sinistro dell’attacco. Il giocatore dal cognome egiziano, tornato alla Roma dopo l’avventura cinese, non è un twister, ma non risponde al profilo di squadra giovane tanto agognato da Spalletti.

Gli svizzeri hanno mostrato una grande superiorità in quel primo periodo. Più organizzato, più ambizioso e molto più bravo con la palla. Con cinque titolari che militano in Serie A, ne sono usciti senza complessi, con la voglia di rifarsi del 3-0 subito contro la Nazionale nella fase a gironi dell’ultima Coppa dei Campioni. Ciò non ha impedito loro, però, di raggiungere i quarti di finale, dove la Spagna di Luis Enrique li ha sconfitti ai rigori.

È stato un duello lento e serrato, con il polacco Marciniak che ha lasciato troppo gioco, ma sempre con il predominio svizzero su tutte le linee. La Svizzera è una squadra molto interessante, con ali offensive, un centrocampo esperto con buoni finalizzatori come Granit Xhaka e Freuler, e una squadra pericolosa in attacco. Embolo dà fastidio e Rubén Vargas, padre dominicano, ha dimostrato che Di Lorenzo non è affatto il giocatore che ha brillato a Napoli. È come se l’attaccante dell’Augsburg avesse studiato il video in cui Nico Williams ha distrutto questa squadra.

Sommer viveva la vita più tranquilla della sua zona e Donnaruma era ancora una volta il migliore d’Italia. Ha evitato il primo deviando un tiro di Embolo, ma nel secondo netto la Svizzera non gli ha più perdonato. Vargas mette la palla nel cuore dell’area e l’impercettibile Freuler ha il tempo di controllare con il destro e tirare con il destro. Enorme disallineamento in Italia.

Lo scontro riprende con l’eroe Zaccagni al posto dell’inefficace El Shaarawy. Ma prima che gli italiani potessero trasferirsi, Vargas li punì nuovamente. È entrato in area come Pedro in casa e ha messo in piazza. Solo quando tutto fu perduto e gli svizzeri fecero il tipico e rischioso passo indietro l’Italia si allungò, anche se disperatamente. Riuscì a entrare nel duello dopo una strana azione che si concluse con un tiro dal palo di Schär e anche con un tiro di Scamacca, molto angolato, che deviò anche il legno. La scelta di Spalletti si è conclusa con quattro attaccanti, ma nemmeno quello. Dopo 31 anni di sventure, la Svizzera ha battuto ancora una volta uno dei suoi vicini. Triste fine di viaggio per un instancabile campione. La Spagna manterrà il record di essere l’unica capace di vincere due edizioni consecutive.

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