La Croce Rossa cubana resta attaccata alle sue radici

Le esercitazioni aiutano a mostrare le competenze acquisite attraverso il volontariato.

Las Tunas.- Questo 8 maggio il mondo celebra la Giornata mondiale della Croce Rossa, un’istituzione fondata per aiutare, proteggere e accompagnare le persone negli scenari più complessi. Questi principi lo sostengono dal giugno 1859, quando si cristallizzò l’idea del banchiere svizzero Jean Henry Dunant, che avanzò il suggerimento dopo aver osservato i maltrattamenti che ricevevano i feriti durante la battaglia di Solferino, in Italia.

E, proprio per rendere omaggio a Dunant, è stata scelta la data della sua nascita per esaltare questo anniversario, inteso a riconoscere l’altruismo, la volontà e la dedizione dei suoi volontari, la cui presenza è stata e continua ad essere fondamentale per mitigare gli impatti nelle aree di catastrofi, in particolare nella cura delle persone vulnerabili.
“La Sezione della Croce Rossa Cubana di Las Tunas mantiene l’attaccamento alle sue radici fondatrici”, afferma Yaditzi Cutiño González, specialista di questa istituzione nella provincia, e sottolinea come si preparano sistematicamente con l’obiettivo di socializzare e consolidare le competenze che contribuiscono all’osservanza. con rischi minimi delle loro missioni in condizioni catastrofiche.

Cutiño González spiega che nel territorio la filiale è composta da un segretario generale e tre specialisti stipendiati; Intanto negli otto municipi hanno un segretario generale e tanti specialisti e tecnici quanti ne occorrono a seconda delle loro particolarità.

Commenta che hanno più di 1.700 volontari – è la loro forza predominante – che, come indica il loro nome, lavorano con il solo interesse della collaborazione, senza scopi di lucro, in nessuno dei 22 fronti di lavoro che si costituiscono in corrispondenza delle particolarità Locale.

Quali sono i criteri di selezione?

“Possono aderire volontariamente alla Croce Rossa tutti coloro che sono disposti a rispettare i sette principi fondamentali della Croce Rossa Internazionale”, afferma e li afferma: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e diversità; e con pieno controllo descrive le essenze di ciascuno.

Egli sostiene che nelle scuole di tutti i comuni esistono circoli di interesse che avvicinano i bambini fin dalla tenera età ai diversi argomenti di questo compito, principalmente legati al primo soccorso.

Lo specialista parla della Gioventù della Croce Rossa come di un altro modo per collegare col passare del tempo i bambini con livelli di azione più elevati, perché riunisce persone di età superiore ai 16 anni, che ora possono integrarsi pienamente nel lavoro dell’organizzazione nella categoria dei volontari che estende l’età per rimanere in questo segmento a 35 anni. Dopo questo limite, le parti interessate possono decidere a quale fronte o programma vogliono appartenere.

Dei 22 fronti del lavoro, quali sono i più attivi in ​​provincia?

“Il programma di ristabilimento dei contatti tra i familiari che è integrato nel sistema delle società nazionali di altri paesi e che conta 189 società nel mondo, si articola tutto come sistema e sostiene le ricerche, che nel nostro caso ci ha permesso, dal 1994 ad oggi, dare risposte a più di 400 casi; quello del diritto internazionale umanitario, in particolare nella socializzazione di queste questioni.

“Anche i soccorsi e le operazioni di salvataggio che svolgiamo sempre in coordinamento con i Vigili del Fuoco, e i cui membri sono pronti a supportare altri paesi se necessario, compresa l’evacuazione in caso di inondazioni; e quello di affrontare il cambiamento climatico”.

E la preparazione di quel volontariato?

“In questo volontariato abbiamo istruttori classificati come insegnanti, che riuniscono attitudini e competenze per sviluppare la preparazione, ad esempio, nel pronto soccorso e nel sostegno psicologico, due aspetti essenziali per affrontare le catastrofi. Generalmente il sabato e la domenica svolgono attività di formazione e aggiornamento su queste tematiche.

“In questi ranghi ci sono professori dell’Università di Scienze Mediche, specialisti in supporto sanitario vitale, lavoratori della Compagnia Elettrica, della Divisione Territoriale di Cupet e altri enti, che apportano le loro esperienze e ci aiutano a monitorare potenziali pericoli, vulnerabilità… ”.Croce Rossa Cubana2 Giornata Mondiale della Croce Rossa Ramo di Las TunasNegli esercizi le azioni formative occupano spazio e tempo.

Come si arriva alla Giornata Mondiale della Croce Rossa?

“Siamo arrivati ​​all’8 maggio con risultati tangibili sul lavoro, ad esempio nella formazione, nell’aumento del volontariato e nella promozione della preparazione che cresce, nel numero e nelle azioni che garantiscono il buon adempimento delle nostre missioni”.

IL FUTURO

Il laureato in Psicologia Yaditzi Cutiño González, specialista della Croce Rossa Cubana Sezione di Las Tunas, guarda al futuro con ottimismo, ma riconosce che “abbiamo grandi sfide da affrontare” e le identifica, “incrementare le azioni di preparazione, allo stesso modo misura in cui cresce il volontariato; continuare ad affiancare a quest’opera umana tutti coloro che si sentono in grado di onorare il motto della Croce Rossa Internazionale che recita ‘Facciamo dal cuore’, come invito ad agire con altruismo e dedizione in un lavoro disinteressato di aiuto e sollievo essenziali la sopravvivenza dell’umanità”.

Secondo le fonti consultate, l’8 maggio 1948 venne celebrata per la prima volta nel mondo la Giornata della Croce Rossa, che subì diverse modifiche fino a quando finalmente quella data nel 1984 acquisì il nome attuale: Giornata della Croce Rossa della Mezza Luna.

Nel nostro Paese, secondo altri resoconti, la Croce Rossa è riconosciuta dallo Stato come società ausiliaria dei poteri pubblici, ed è stata fondata il 10 marzo 1909 dall’illustre medico Diego Tamayo.

 
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