Le aziende farmaceutiche prepagate devono informare sulle condizioni del servizio e non sorprendere con interruzioni

Le aziende farmaceutiche prepagate devono informare sulle condizioni del servizio e non sorprendere con interruzioni
Le aziende farmaceutiche prepagate devono informare sulle condizioni del servizio e non sorprendere con interruzioni

Le aziende farmaceutiche prepagate, pur essendo soggette principalmente alla legislazione civile e commerciale, devono rispettare i principi costituzionali che tutelano il diritto fondamentale alla salute, con un livello di tutela rafforzata se si tratta di minorenni, che impone una serie di oneri volti a garantire che il paziente , in quanto parte debole nel rapporto, conosce pienamente le condizioni del servizio e Non stupirti di interpretazioni unilaterali che deludono le aspettative che avevi al momento dell’acquisto..

Lo ha stabilito la Corte Costituzionale risolvendo un’azione di tutela presentata da una donna, che rappresentava la figlia minorenne. Nonostante sia stata dichiarata l’attuale mancanza di oggetto per danno consumato (Nel corso del processo la minore si è tolta la vita), l’imputato è stato condannato a garantire sin d’ora la fornitura tempestiva e continuativa dei servizi e delle tecnologie di igiene fisica e mentale richiesti dai minori, senza sottoporli a ritardi ingiustificati e, parimenti, a cessare ogni azione vessatoria nei confronti dell’attore per gli oneri legati al piano sanitario aggiuntivo.

L’Alta Corte ha concluso che l’azienda di medicinali prepagati violava i diritti alla salute e alla vita della paziente, poiché non garantiva la continuità nella fornitura del servizio da lei richiesto, adducendo ragioni contrattuali, amministrative ed economiche costituzionalmente inammissibili. L’assistenza fornita al paziente non può essere sospesa fino al raggiungimento del completo recupero o della stabilizzazione.indipendentemente dall’origine della malattia o dallo stato di salute, dalla prestazione, dalla copertura o dal sistema di finanziamento.

La figlia della ricorrente è morta senza poter godere delle garanzie alle quali aveva diritto, nonostante le diagnosi da lei presentate fossero legate all’ansia e alla depressione provocate dalla bullismo dentro contesto scolastico, che evidenzia l’importanza di adottare misure per facilitare la convivenza dei minori in ambienti sani che non compromettano la tua salute mentale.

Copia della sentenza dovrà essere inviata a Supersalud per gli accertamenti che dovessero sorgere, dovrà essere compiuto un atto simbolico di perdono e di riparazione a favore del querelante e la sentenza dovrà essere diffusa a tutti i giudici della Repubblica. Al Ministero dell’Istruzione e al Segretario all’Istruzione di Bogotà è stato ordinato di indagare sui fatti costitutivi dell’abuso scolastico descritti nel caso specifico e di monitorare, insieme al Ministero della Salute, l’attuazione del Sistema nazionale di convivenza scolastica, nei termini di legge 1620 del 2013 (Deputato Juan Carlos Cortés González).

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