La cannabis è una medicina – Infobae

La cannabis è una medicina – Infobae
La cannabis è una medicina – Infobae

Si prevede che la cannabis terapeutica realizzerà un fatturato di 15,4 miliardi di dollari entro il 2027 (Foto: Reuters/Matthias Rietschel)

Negli ultimi decenni, il cannabis terapeutica è emersa come attore di primo piano nel campo della medicina e nel mondo farmaceutico. Ciò che un tempo veniva stigmatizzato come un farmaco pericoloso è ora ampiamente riconosciuto per il suo potenziale terapeutico, che ha portato allo sviluppo di un fenomeno economico che sta emergendo a livello internazionale mentre la revisione normativa avanza incessantemente.

La crescita del mercato della cannabis terapeutica a livello globale è spiegata nelle proiezioni su cui si sono accordate diverse società di consulenza. Solo per citare uno dei più recenti, Euromonitor International, una delle più importanti società di market intelligence, prevede nel suo ultimo rapporto un fatturato di 15,4 miliardi di dollari entro il 2027con vendite aggregate destinate a crescere ad un tasso annuo composto del 13%.

In questo contesto, L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ne ha riconosciuto il potenziale terapeutico e ha esortato i paesi membri a rivedere le loro politiche correlate. In questo senso, poche settimane fa negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha raccomandato alla DEA di riclassificare la marijuana come farmaco a basso rischio e di approvarne il supporto scientifico per l’uso medico.

Le applicazioni cliniche della cannabis sono diverse e promettenti. La pianta ed i suoi derivati ​​presentano una moltitudine di componenti che agiscono in sinergia (Effetto Entourage) e si sono rivelati un fitomemedico ad alto indice di sicurezza, senza dosi letali, con minima incidenza di effetti collaterali, bassa gravità e facile gestione clinica.

Vari studi hanno confermato la sua efficacia nell’alleviare il dolore cronico, nel trattamento dell’epilessia refrattaria, nel ridurre la nausea e il vomito nei pazienti affetti da cancro sottoposti a chemioterapia e nel migliorare l’appetito nelle persone affette da HIV/AIDS, tra gli altri usi. Oltre alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie, la cannabis ha suscitato interesse anche per il suo potenziale nel trattamento del sonno o di disturbi neuropsichiatrici come ansia, depressione, stress post-traumatico e schizofrenia.

Secondo i dati di Statista Consumer Insights, derivanti da un’indagine condotta nell’aprile 2024 in tutta l’America Latina, in Argentina il 31% degli intervistati ha affermato di utilizzare o sarebbe disposto a utilizzare la cannabis medicinale come trattamento, il che parla chiaramente della alto livello di accettazione verso il suo utilizzo da parte dei pazienti a causa della crescente conoscenza dei suoi benefici per la salute e delle proprietà terapeutiche, e una marcata preferenza verso medicine più naturali.

Dal 2017, con l’emanazione della Legge 27.350, che regolamenta la ricerca scientifica e l’uso medicinale della pianta e dei suoi derivati, il relativo decreto normativo e le successive normative, il nostro Paese ha intrapreso un percorso prezioso che ha appena cominciato a ripercorrere il suo cammino prodotti regolamentati per garantire un accesso sicuro e legittimo a un farmaco utilizzato da un ampio settore della società.

La creazione della nuova categoria di “Prodotti vegetali a base di cannabis e suoi derivati ​​destinati all’uso e all’applicazione in medicina umana”, in vendita con prescrizione medicaregolamentato dall’ANMAT sulla base della risoluzione 781/22 del Ministero Nazionale della Salute, ha aperto uno spazio promettente per l’innovazione e lo sviluppo di prodotti con il potenziale di migliorare significativamente la salute e il benessere dei consumatori di cannabis terapeutica in Argentina, che a loro volta consentirebbe di reindirizzare progressivamente la domanda attualmente distribuita nei mercati informali o nell’autocoltivazione verso il sistema delle farmacie e/o dei centri sanitari, garantendo così l’approvvigionamento per i pazienti, garantendo anche l’adeguato intervento delle autorità sanitarie e dei professionisti medici nella prescrizione e nell’uso.

Alla luce dello stato attuale della situazione, è importante notare che il consumo di medicinali a base di cannabis prodotti senza un’adeguata supervisione o in stabilimenti inadeguati può dare come risultato prodotti di qualità incoerente o contaminati, il che rappresenta un pericolo per la sicurezza e l’efficacia della prodotti. Inoltre, la mancanza di un’adeguata guida medica può portare a dosaggi errati o interazioni indesiderate con altri farmaci, che potrebbero esacerbare i problemi di salute dei pazienti.

Di fronte a questa realtà, è responsabilità sia del settore che dei suoi regolatori lavorare insieme razionalizzare i processi che portano a facilitare la disponibilità dei prodotti richiestimantenendo un approccio solidamente fondato sulla scienza, sulla sicurezza e sull’accessibilità, garantendo che i benefici terapeutici della cannabis siano disponibili alla popolazione che ne ha bisogno.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-