Primoz Roglic vince ancora ed è più leader che mai del Delfinato, Buitrago è 7° – Ciclismo Internazionale

Primoz Roglic vince ancora ed è più leader che mai del Delfinato, Buitrago è 7° – Ciclismo Internazionale
Primoz Roglic vince ancora ed è più leader che mai del Delfinato, Buitrago è 7° – Ciclismo Internazionale

Di @Nandodimaria

Il sensazionale corridore nato a Trbovlje, in Slovenia, Primoz Roglic, ha fatto ancora una volta il bagno di gloria al Critérium du Dauphiné e si è assicurato il primo posto nella classifica generale. Ha vinto nella sua legge, nella sprint ridotta in montagna.

La tappa regina del Criterium du Dauphiné ha avuto come punto di partenza Albertville, 155,3 chilometri di percorso e 4.316 metri di dislivello accumulato fino al traguardo situato a Samoëns 1600, tre primi e finali passi di montagna su una collina fuori dalla categoria dell’epoca menu del giorno.

Ci hanno provato 15 corridori ad inizio frazione, erano Soler, Casper e Mads Pedersen, Formolo Fortunato, Cort, Godon, Madouas, Vergallito, Leijnse, Hoelgaard, Andresen, Prodhomme, Tuslveld, Quinn e Houle, ma il gruppo no Ha dato molto vantaggio e ha accelerato il ritmo.

Sia in testa che in fondo al gruppo, i meno adatti alle vette cominciavano a perdere il controllo. Il passo quasi all’uscita selezionava i gruppi e poco a poco tutti si univano. Attacchi e contrattacchi si trasformarono in una corsa.

Fortunato, Barguil e Soler sono passati per primi sul Col des Saisies, il primo dei tre passi di montagna di prima categoria della giornata, prima dell’arrivo alto fuori categoria che avrebbe dettato la corsa.

La nuova composizione del gruppo di testa prevedeva Bouwman, Fortunato, Rafferty, Prodhomme, Soler, Godon, Formolo, Barguil, Martin e Geniets. Con loro la corsa è proseguita verso il traguardo, mentre dietro BORA controllava il ritmo e dava spazio a chi era davanti, non avvicinato nella classifica generale.

Nella salita al Col de la Ramaz Barguil ci ha provato da solo, il cambio di ritmo ha fatto perdere la ruota a chi aveva meno benzina, invece chi aveva maggiori possibilità nelle gambe ha accelerato il passo, quello è stato il momento in cui di cui Marc Soler ha approfittato per andare in solitaria e incoronare il porto.

Da lì in poi Soler ha mantenuto il divario che aveva ed ha iniziato la salita con quasi due minuti di vantaggio sui sopravvissuti alla fuga. Ad uno ad uno sono cessate le intenzioni di raggiungere la ruota dello spagnolo, da dietro BORA ha cominciato ad ingranare una marcia in più accorciato i tempi.

Il ritmo imposto dalla BORA è riuscito a mostrare le potenzialità di Remco Evenepoel, a 5.500 metri dal traguardo, il belga è uscito dal gruppo e ha rinunciato a lottare per la classifica generale, Vlasov ha messo un ritmo fortissimo che ha ridotto il differenza de Soler e riduce il gruppo a soli 10 corridori.

A quattro chilometri dal traguardo Santiago Buitrago si ferma sui pedali e prova a partire, l’attacco non è così secco anzi è un cambio di velocità che tutti seguono e poi cede nuovamente il comando a Vlasov che è l’MVP di Bora, opera imponente del russo.

A 2 chilometri dal traguardo si è conclusa l’avventura di Marc Soler, il ritmo solido e sostenuto di Vlasov ha messo fine alle aspirazioni di vittoria del catalano, il piatto era pronto per Primoz Roglic per ottenere la vittoria, poiché era il corridore con la velocità massima più alta tra quelli davanti.

Santiago Buitrago ha accelerato ancora nell’ultimo chilometro, Vlasov è rimasto e Lazkano ha contrattaccato, Jorgenson ha accorciato le distanze e lì, proprio lì è arrivata la botta di Roglic che è abituato a quel tipo di finali e sfoggiando le sue fibre veloci ha vinto con facilità al ridotto in volata su Jorgenson del Visma, Ciccone passa terzo

Primoz Roglic della BORA – hansgrohe si conferma in gran forma e ha già un minuto di vantaggio su Jorgenson della Visma – Lease a Bike, secondo e anche leader dei giovani. Derek Gee sale sul podio e Buitrago è ora dodicesimo assoluto.

Risultati:

Video:

Fernando Estupiñán

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