Ariel Ortega: “Non ho mai avuto problemi con nessuno, questo è il bello che mi ha lasciato il calcio”

Ariel Ortega: “Non ho mai avuto problemi con nessuno, questo è il bello che mi ha lasciato il calcio”
Ariel Ortega: “Non ho mai avuto problemi con nessuno, questo è il bello che mi ha lasciato il calcio”

È una regola indiscussa nell’ambiente calcistico che il signor Ariel Ortega si sia guadagnato non solo l’amore infinito di ogni tifoso del River, ma anche l’affetto e il rispetto assoluto di ogni abitante argentino senza distinguere nessun tipo di maglia. L’umiltà e il modo di essere del Jujeño generano un’empatia assoluta, e non c’è nessuno nel panorama sportivo che abbia parlato male di lui.

Nell’ambito di un’intervista rilassata condotta nel programma radiofonico “Dannazione!”, lo stesso protagonista ha parlato del rapporto mantenuto negli anni con i tifosi del resto dei club. “Non ho mai avuto problemi con nessuno per strada, questa è la cosa bella e bella che mi ha lasciato il calcio. Le persone continuano a sorprendermi. Vado agli eventi, mi chiedono la firma e il giorno dopo vedi che si fanno un tatuaggio oppure mi dicono che mi vogliono bene. “Mi fanno venire i brividi perché sono cose genuine e sono buone”, ha detto.

Ha fatto riferimento anche al suo periodo da calciatore e ha analizzato diversi momenti della sua carriera, mentre la gente lo ringraziava con messaggi per la sua grandissima partita contro l’Inghilterra ai Mondiali del 1998. “La mia versione migliore è stata quella del 96, penso di essere stato molto bravo lì”, riconosciuto riguardo quell’anno in cui divenne campione d’America a River. E aggiunge: “La mia carriera è stata segnata anche dal Mondiale del ’94. Era un periodo in cui stavo facendo molto bene, e giocare con Diego, Bati, Cani e Balbo è stato qualcosa di bello”.

L’opinione di Ariel Ortega su Lionel Messi e la Nazionale argentina

Ti viene sempre voglia di vedere giocare Messi. Sarà eterno, è il calcio che piace guardareQuando toccherà la palla farà una magia, farà qualcosa di diverso, lo lascerà giocare quanto vuole. Mi piace chi è diverso, chi rischia, chi è pura magia”, ha espresso Burrito con pura ammirazione per la stella argentina campione del mondo.

Mentre riguardo al presente della Nazionale ha sottolineato che “prima che l’Argentina diventasse campione del mondo ci sono state critiche molto brutte, molti si sono comportati male con questa generazione di ragazzi che ci hanno regalato gioie impressionanti. Meritano questa e tante altre cose belle“.

La memoria del fiume Gallardo

Alla domanda su con chi avrebbero voluto giocare della gloriosa squadra guidata da Marcelo Gallardo, il giocatore di Jujuy ha sottolineato che è impossibile scegliere un solo nome. “Mi sarebbe piaciuto giocare con tutti. Nel corso della mia carriera ho giocato con i migliori ed è un piacere condividere il campo con ragazzi di tale qualità. Ricordo che il Maidana di quei tempi era molto bravo, è venuto da poco a giocare da noi nella Senior e purtroppo si è rotto i legamenti”, ha concluso.

 
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