Il Benin ha bloccato le esportazioni di petrolio dal Niger attraverso il suo porto, ha detto mercoledì il presidente Patrice Talon, chiedendo al Niger guidato dalla giunta di riaprire il confine alle merci beninois e di normalizzare le relazioni prima che le spedizioni di greggio possano riprendere.
La mossa mette a repentaglio il piano del Niger, senza sbocco sul mare, di avviare le esportazioni dal giacimento petrolifero di Agadem nell’ambito di un memorandum d’intesa firmato il mese scorso con il colosso petrolifero statale cinese China National Petroleum Corp (CNPC) del valore di 400 milioni di dollari.
Si prevedeva che i flussi commerciali nella regione si normalizzassero dopo che il blocco regionale dell’Africa occidentale ha revocato a febbraio le severe sanzioni contro il Niger nel tentativo di dissuadere il Niger e i vicini Mali e Burkina Faso guidati dalla giunta dal ritirarsi dall’unione politica ed economica.
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Ma il Niger ha mantenuto i suoi confini chiusi alle merci provenienti dal Benin e non ha formalmente detto al Benin il motivo per cui lo ha fatto, ha detto Talon in una nota.
“Se volete caricare il vostro petrolio… nelle nostre acque, allora non dovreste vedere il Benin come un nemico”, ha detto.
“Se domani le autorità nigerine decideranno di collaborare formalmente con il Benin, le navi verranno caricate”.
