Rinviano un nuovo aumento delle tariffe dell’elettricità e del gas in modo che non influisca sull’inflazione

13/05/2024

Come previsto, il ministro dell’Economia della Nazione, Luis “Toto” Caputo, ha ordinato la sospensione del secondo aggiornamento delle tariffe di luce e gas previsto per maggio. L’obiettivo del provvedimento è uno solo: ritardare gli aumenti affinché non incidano sull’indice di inflazione misurato mensilmente dall’Istituto nazionale di statistica e censimento (Indec) e continuare così a sostenere la vicenda della deflazione che il Governo sta portando a termine nel corso degli anni. la base per intensificare.

Caputo ha inviato una lettera al ministro dell’Energia, Eduardo Rodríguez Chirillo, per ufficializzare la decisione che era già nota dal 30 aprile ma che doveva ancora passare attraverso l’iter amministrativo obbligatorio per poter avanzare nella sua attuazione.

Secondo quanto riportato lunedì dall’EconoJournal, nella lettera di Caputo si legge che “al fine di consolidare il processo disinflazionistico portato avanti dal Governo, finora verificato, è ragionevole e prudente rinviare a maggio l’effettiva applicazione degli aggiornamenti previsti nelle delibere degli enti regolatori e gli incrementi del PEST corrispondente all’energia elettrica e del PIST nel gas”.

Se questi aumenti non fossero sospesi, gli utenti di una famiglia N1 (ad alto reddito) avrebbero ricevuto un aumento del 77% nel prezzo all’ingrosso dell’energia. Nel frattempo, la bolletta del gas implicava, ad esempio, che un utente residenziale nel segmento 1 (ad alto reddito) sarebbe passato dal pagare 2,79 dollari per milione di BTU in aprile a 4,49 dollari.


Si prevede che il Governo riprenda i programmi di aumento delle tariffe a giugno poiché nella lettera Caputo si indica che gli enti regolatori dovranno procedere “esclusivamente a rinviare l’applicazione degli aggiornamenti stabiliti al mese di maggio”. Cioè gli aumenti avrebbero impatto solo sulle fatture che arriveranno a luglio.

Nel mese di febbraio il Ministero dell’Energia ha applicato un aumento del prezzo all’ingrosso del servizio elettrico e ci sono stati aumenti delle tariffe fino al 120% per i settori a più alto reddito, una delle componenti della tariffa complessiva che ha interessato solo gli utenti residenziali che sono classificati come “Livello 1 di segmentazione” e che hanno rinunciato o non hanno chiesto sussidi energetici.

Fonte: minuteone

 
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