I rappresentanti dell’industria petrolifera e del gas hanno espresso preoccupazione per la sanzione RIGI

Nell’ambito del trattamento della “Legge sulle basi” al Senato, coloro che compongono la Osservatorio per lo sviluppo industriale del petrolio e del gas argentinohanno espresso la loro preoccupazione per la possibile sanzione del Regime di Incentivazione per i Grandi Investimenti (RIGI)poiché minaccia l’attività, la produzione e l’occupazione della catena del valore che si sviluppa a partire dalle risorse di idrocarburi.

L’Osservatorio è composto da GAPP, ADIMRA, CAPIPE, CAFMEI, CIPIBIC, CIMCC, Córdoba Oil, Gas and Mining Cluster, Mar del Plata Energy Cluster, CAFAS e CYTACEROrappresentanti di gran parte della produzione nazionale di beni e servizi derivati ​​per l’industria Oil & Gas, composta a livello nazionale da un nucleo di 1.500 aziende, per lo più PMI dedite al settore e che generano 100.000 posti di lavoro su tutto il territorio nazionale, hanno espresso la loro argomenti contro l’approvazione del RIGI.

In una dichiarazione hanno affermato che ai complessi industriali internazionali vengono concessi vantaggi per importare beni d’investimento, materiali e input usati o nuovi senza tariffe associate sia nella fase di investimento iniziale, sia per il flusso produttivo durante il periodo stabilito (30 anni), seriamente influenzare l’industria nazionale in generale e soprattutto le PMIgenerando migliaia di posti di lavoro altamente qualificati.

Al contrario, i produttori nazionali dovranno affrontare una serie di costi aggiuntivi quando operano in un ambiente ineguale poiché devono far fronte a considerevoli costi di importazione che generano asimmetrie, come stabilito nel RIGI, tra il 15% e il 35% del valore totale del patrimonio.

Il RIGI non mira a preservare la competitività e promuovere lo sviluppo dell’industria nazionale né promuove le condizioni necessarie per garantire la competitività al di fuori degli stabilimenti produttivi, incoraggiando la produzione locale.

“Come entità che rappresentano le PMI, lo comprendiamo Il progetto RIGI attacca l’attività, la produzione e l’occupazione della catena del valore che si sviluppa dalle risorse di idrocarburi e da altre industrie di processo”, hanno espresso. Considerata questa situazione, coloro che compongono l’Osservatorio hanno sollevato i punti dettagliati alle autorità corrispondenti per la revisione e la riconsiderazione di questo regime nella “Legge Basi”, a favore dello sviluppo industriale del Paese e delle province.

 
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