gas, corride e cinque ore di follia davanti al Congresso

Incidenti molto gravioriginato soprattutto da gruppi e manifestanti di sinistra che hanno partecipato alla mobilitazione in Plaza del Congreso, è avvenuto questo mercoledì nel mezzo di una giornata di estrema tensione in cui il Senato ha discusso, con numerose modifiche, il progetto di Legge Basi Milei di Javier.

Auto e container bruciati, esplosioni di bombe molotov e scontri tra manifestanti e polizia Hanno continuato per lunghe ore, lasciando un bilancio di 23 detenuti, secondo fonti ufficiali, e almeno 20 membri del personale di sicurezza feriti, tra cui la polizia e la gendarmeria. Lo ha detto il ministro della Sicurezza Patricia Bullrich Clarion che l’operazione “è stata perfetta”,

Fin dall’inizio, i manifestanti che stazionavano davanti al Congresso, all’angolo tra Rivadavia e Callao, hanno cominciato a lanciare pietre, bottiglie, uova e blocchi di ghiaccio contro i giornalisti presenti e contro la Polizia che, con un’estesa recinzione fino a Yrigoyen Street, hanno cercato di dissuaderli, prima attraverso il contenimento e poi con camion con idranti e proiettili di gomma.

Tra i gruppi di sinistra che hanno partecipato agli atti di violenza, ill Polo Obrero, la FOL, il Nuevo Mas e il MST, tra gli altri, anche se dall’altro lato anche gruppi legati al kirchnerismo come Barrios de Pie e il Movimento Evita, tra gli altri, hanno cercato di abbattere la recinzione. Il governo ne ha elencati più di 30 in un elenco diffuso ai media.

Uno degli attacchi dei manifestanti. Foto: Emmanuel Fernández.

In una giornata in cui la tensione si è fatta sentire fin dall’inizio, con continue esplosioni di bombe e attacchi sistematici alle forze di sicurezza, il primo episodio di scontri si è verificato intorno alle 13, quando un gruppo di agenti della Prefettura è avanzato lungo l’Avenida Entre Ríos fino a Callao e Mitre, dove si sono schierati con gli scudi, con l’intenzione di allontanare i militanti che erano sul posto e che hanno risposto con spintoni, qualche botta e insulti.

Fu lì che le truppe usarono lo spray al peperoncino contro gli attacchi e i deputati dell’opposizione che si avvicinavano al tumulto, come Eduardo Valdés, Luis Basterra e Juan Manuel Pedrini, dovettero essere rimossi e trasferiti all’ospedale Santa Lucía con ustioni agli occhi. Parallelamente, dall’interno del Senato, il kirchnerismo ha chiesto la sospensione della sessione, cosa che hanno tentato durante tutto il pomeriggio, senza successo. Secondo il ministro della Sicurezza cittadina, Waldo Wolff, Uno dei manifestanti, successivamente arrestato, era in possesso di una granata..

Alle 15,30 la situazione è diventata ancora più tesa, quando all’angolo tra Rivadavia e Callao, vicino al Monday café, i manifestanti sono riusciti ad abbattere alcune recinzioni e si sono scontrati con la polizia. Fu in quel momento che, di fronte agli attacchi con proiettili e bombe molotov da parte della Sicurezza, iniziarono ad essere utilizzati idranti nel tentativo di decomprimere la folla.

La polizia ha disperso i manifestanti con proiettili di gomma. Foto: Emmanuel Fernández.

Il picco di tensione si è registrato alle quattro del pomeriggio, quando quasi all’angolo di Yrigoyen, un gruppo di manifestanti si è voltato e ha appiccato il fuoco a un’auto appartenente alla testata giornalistica di Cordoba Cadena 3. È stato aggredito anche un giornalista dell’emittente radiofonica di Córdoba, nel bel mezzo di un’altra escalation di attacchi e dell’intervento dei vigili del fuoco per spegnere l’incendio.

Il Ministero della Sicurezza ha diffuso i nomi delle due persone che hanno bruciato il veicolo, che sono state arrestate. Uno è stato identificato come Lucas Ezequiel Bálsamo, argentino, celibe, 23 anni, disoccupato e residente a La Matanza, provincia di Buenos Aires. L’altro, anche lui originario di La Matanza, single e disoccupato, ma di 24 anni, era Dylan Gustavo Gómez.

L’incendio di quell’auto è stato una sorta di grilletto per la polizia, che poco dopo ha iniziato a sparare proiettili di gomma e a disperdere i manifestanti verso la zona di Avenida de Mayo. Almeno fino alle sei del pomeriggio, ci sono stati momenti di estrema tensione, con scontri durati fino al 9 luglio e decine di persone rinchiuse nei bar della zona.in allerta a causa dei proiettili di gomma e anche perché i manifestanti hanno dato fuoco ad altri veicoli e contenitori della spazzatura che hanno trovato sul loro cammino.

Successivamente, con la diminuzione dei manifestanti nella zona del Congresso, gli scontri hanno cominciato a diminuire, anche se sono continuati fino a tarda notte, con minore intensità. Intorno alle 21 erano rimasti alcuni manifestanti che aspettavano la votazione generale per disapprovare la procedura di polizia, che Bullrich aveva precedentemente valutato, parlando con Clarion e sui social network.

“Siamo andati a proteggere il Congresso e loro hanno risposto con pietre e incendi. Noi abbiamo risposto subito. Adesso pagheranno uno ad uno i danni provocati e l’auto bruciata di Cadena 3, con una causa che non sarà di poco conto. Perché con noi il chi lo fa, lo paga”, ha twittato il ministro, con una foto che mostra una grande pietra sulla strada davanti al Congresso.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-