Boston Celtics, i campioni NBA dei dettagli e del gioco collettivo

  • Pablo Cormick

    Vicino
    • È giornalista sportivo dal 2001. Ha iniziato la sua carriera presso Diario Clarín e dal 2002 lavora al telegiornale SportsCenter di ESPN. Ha seguito diversi eventi di basket, come la Coppa del Mondo di Indianapolis (USA) nel 2002, il Campionato Sudamericano di Campos (Brasile) nel 2004, il Pre-Mondiale di Santo Domingo (Repubblica Dominicana) nel 2005, il Pre-Mondiale di Coppa del Mondo a San Juan (Porto Rico) nel 2009 e Coppa del Mondo in Turchia nel 2010.

17 giugno 2024, 23:34

Boston Celtics costruito il suo diciottesimo titolo nella storia della NBA in base ai dettagli. Il primo è aneddotico: la vittoria di lunedì per 106-88 Dallas Mavericks a suggellare la serie finale il 4-1 coincideva in calendario con la conquista precedente: 17 giugno. Quella volta nel 2008, questa volta nel 2024.

I dettagli non sono nelle statistiche, ma sono ciò che ha portato Boston alla vittoria. La corsa a pieno ritmo Derrick Bianco trovarsi impreparato Luca Doncic e rubare la palla. L’astuzia e l’abilità di Jrè Holiday mettersi nella posizione migliore per accaparrarsi rimbalzi offensivi o la solidarietà per tuffarsi alla ricerca di una palla vagante senza pensare alle conseguenze. La pazienza di Jayson Tatum lasciare da parte il proprio ego e trovare compagni liberi. E se necessario, la determinazione di JT nell’attaccare il canestro e segnare la doppietta e il fallo che meritavano quella festa ardente battendosi il petto. La potenza fisica di Al Horford trascinare il suo difensore a canestro e rompere la linea temporale che indica che ha 38 anni. L’inseguimento di Doncic da parte di Jaylen Brown su tutto il campo per logorare la stella dei Mavericks. Il ritorno di Kristaps Porzingis per fornire alcuni dei suoi tocchi di qualità. Lo sforzo di SamHauser recuperare un pallone che sembrava perduto. Il coraggio di White di gettarsi a capofitto a terra, nonostante abbia sbattuto la faccia contro il caratteristico parquet del TD Garden.

Altri dettagli? Sì, la decisione Joe Mazzulla Citare in giudizio Payton Pritchard in campo negli ultimi quattro secondi del primo tempo. Affinché? Tanto che ha preso quella tripla da lunghissima distanza e, ovviamente, l’ha trasformata come aveva già fatto alla fine del terzo quarto della seconda partita di queste Finali.

I Celtics hanno alzato la bandiera del gioco collettivo. In attacco, con la ricerca del compagno meglio posizionato e in difesa con rotazioni precise e aggiustamenti perfetti per non consentire tiri comodi ai Mavericks.

Intensità. Questo era uno dei tratti distintivi di questi campioni dei Celtics. Soprattutto in questa quinta partita in cui hanno ottenuto la vittoria che li pone da soli in cima alla classifica storica dei massimi campioni NBA a rompere la parità con i loro acerrimi rivali Los Angeles Lakers.

Questi Celtics rimarranno nella memoria perché sono stati la migliore squadra della stagione dal primo all’ultimo giorno di gara. Hanno vinto 80 partite e ne hanno perse solo 21 tra serie regolare e playoff.

Le cose belle ti fanno aspettare. Ed è quello che è successo a Jayson Tatum e Jaylen Brown, che hanno giocato insieme 107 partite post-stagionali fino a raggiungere la gloria. Nessuna coppia aveva giocato così tante partite di playoff per sollevare il trofeo.

E se si tratta di aspettare, nessuno come Horford, che ha giocato 186 partite post-stagionali fino a vincere finalmente il suo primo titolo.

L’emozione di Tatum, che ha festeggiato con il figlio, il sorriso di Horford, il pugno chiuso di Porzingis, gli abbracci di tutti i componenti dei Celtics con il loro allenatore e con ciascuno dei loro compagni.

La pioggia di pezzi di carta verdi e bianchi che aspettavano 16 anni per cadere nuovamente dal tetto di quel mitico Giardino.

Il trofeo Larry O’Brien nelle mani di chi lo ha più meritato in questa stagione 2023/2024. La consacrazione di Mazzulla, il sesto allenatore a vincere un titolo a 35 anni o meno e il primo a quell’età dai tempi di Bill Russell nel 1969. Il premio MVP per Jaylen Brown, che ha detto chiaramente quello che abbiamo visto tutti: “Questa è una vittoria collettiva”.

Boston Celtics, campioni dei dettagli. Un campione che si basava sulla cosa più importante nel basket: la squadra.

 
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