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Si è conclusa con grandi polemiche la partita tra Argentina e Cile, valida per il secondo turno del girone A della Copa América, dopo il gol di Lautaro Martínez nel finale di partita. L’arbitro principale ha dovuto attendere più di due minuti per la conferma del VAR per sapere se il gol era valido o meno.
Nonostante la rabbia di giocatori, tifosi e simpatizzanti cileni, il gol è stato convalidato non essendoci fuorigioco di Giovani Lo Celso. Con questo gol l’Argentina vinse la partita e si qualificò per i quarti di finale.
Conmebol ha pubblicato mercoledì la conversazione tra l’arbitro principale e gli arbitri del VAR mentre analizzavano l’azione. Dalle telecamere e dalle linee utilizzate è chiaro che il giocatore argentino è stato abilitato dal difensore cileno e che dietro di lui c’era anche Claudio Bravo.
Nell’azione Messi batte il corner, Lisandro Martínez colpisce di schiena la palla e cade su Lo Celso, che conclude con mezzo giro e Bravo respinge: sulla ribattuta, Lautaro Martínez realizza l’1-0.
Secondo le audio del VAR, il guardalinee aveva visto fin dall’inizio la posizione legale di Lo Celso. E poi lo assecondano con il disegno di linee: dietro la posizione del 16′ argentino compaiono i piedi di Bravo e del difensore cileno.
