Questa è la roadmap decennale del gas naturale di Ecopetrol

Questa è la roadmap decennale del gas naturale di Ecopetrol
Questa è la roadmap decennale del gas naturale di Ecopetrol
Gli azionisti di minoranza di Ecopetrol riceveranno i dividendi in 2 pagamenti e non in 3. Foto: Rodrigo Torres, Valora Analitik

Questo giovedì da Cartagena, Ecopetrol ha presentato la tabella di marcia 2024-2034 per garantire la fornitura di gas naturale al Paese.

Secondo il presidente della società, Ricardo Roa, l’iniziativa parte di un deficit stimato in 83 Gbtud al 2025, di cui si prevede che 61 Gbtud possano essere coperti con opzioni dal gas nazionale.

A quanto sopra si prevede si aggiungano circa 100 Gbtud di gas importato attraverso i sistemi di rigassificazione ed eventualmente attraverso il gasdotto Antonio Ricaurte, dal Venezuela.

“L’azienda è in grado di garantire la fornitura di gas naturale al Paese nel breve, medio e lungo termine, Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è urgentemente necessaria flessibilità normativa per la commercializzazione del gas, agilità nei permessi e licenze in materia ambientale e sociale.ottenendo la licenza speciale dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti per l’importazione di gas venezuelano e l’eliminazione delle restrizioni sulle infrastrutture di trasporto”.

Contesto della roadmap del gas in Colombia

Lo scorso maggio, Ecopetrol ha lanciato un processo di richiesta di informazioni al mercato per conoscere le alternative per il ricevimento, lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquefatto (GNL).

Nell’ambito del processo, più di 10 aziende hanno espresso interesse. Nella prima settimana di luglio terminerà la ricezione delle offerte indicative e si prevede, nella seconda metà del 2024, l’avanzamento della contrattualizzazione dei servizi legati alla rigassificazione del GNL.

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Il Gruppo Ecopetrol assicura che sta valutando presentare aggregati di offerta al mercato da un portafoglio proveniente da diverse alternative di offerta a lungo termine, con cui garantire la copertura della domanda dal 2025 e assicurare un prezzo competitivo.

La strategia prevede inoltre che, a partire dal 2029, iniziare l’ingresso di gas proveniente da scoperte di materiali offshore come Uchuva, Gorgon e Glaucus. Secondo la società, il potenziale scoperto nelle acque dei Caraibi è compreso tra 4 e 12 cubic terapie (CTP), che permetterebbero al Paese di moltiplicare fino a 3 volte le sue riserve attuali.

Di conseguenza, le attività di perforazione per il pozzo esplorativo Komodo-1 dovrebbero iniziare nel quarto trimestre del 2024. In caso di successo, si aprirebbe un portafoglio esplorativo di nuove opportunità in un’area di 1,6 milioni di ettari, con un potenziale che potrebbe raggiungere 50 terapie cubiche (TPC), 17 volte le attuali riserve del Paese.

 
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