24/06/2024 09:09.
L’operazione comincia ad essere avviata, è ambiziosa e l’intenzione è che possa essere all’altezza della ricca storia del club, al di là del fatto che è ancora Bocca La sua presenza non è stata confermata. Riguarda Supercoppa del mondo per club FIFAche si giocherà tra giugno e luglio del prossimo anno negli Stati Uniti e quello per Juan Roman Riquelme (che lunedì compirà 46 anni) non è solo un impegno in più.
Il concorso, al quale mancano ancora un paio di dettagli numerici affinché Xeneize possa ora acquistare i biglietti, è una vera sfida oltre alla possibilità di intascare succulente somme in dollari solo per la partecipazione. Forse è l’occasione per puntare a qualcosa di molto più grande di quello a cui solitamente possono aspirare il Boca o qualsiasi squadra argentina. Quello di giocarsi il titolo mondiale, testa a testa contro i più grandi dell’intero pianeta: qualcosa che non è una novità per Xeneize. Questo è il motivo per cui JR e l’azienda hanno già progettato quello che chiamano un “piano completo” per essere all’altezza.
E in più il MdC è stato organizzato solo per il 2025, l’anno che segna il primo centenario dello storico e glorioso tour europeo del Bocache gli è valso riconoscimenti da tutto il mondo per essere riuscito a brillare in ogni porto in cui ha messo piede.
“Competere” è il tormentone che Román è solito usare prima di ogni metro con cui qualcuno cerca di misurare le squadre che mette insieme. E questo è l’obiettivo del presidente da perseguire per una simile carota.
Naturalmente il piano non è inconscio né si basa esclusivamente sulla rimozione della patina di storia di cui un tempo soffrivano. Il Borussia Mönchengladbach in Germania, il Real Madrid a Tokyo o il Milan di Carletto Ancellotti anche in terra giapponese.
Edinson Cavani ha segnato 14 gol nelle ultime 16 partite giocate. È intrattabile e tutto il Boca si sta mobilitando dietro di lui. (Foto: Fernando de la Orden / Clarín)
Per costruire una squadra
No. L’obiettivo si basa -ad esempio- sostengono con le unghie e con i denti le loro stelle mondiali: Marcos Rojo, Sergio Romero ed Edinson Cavani hanno tanta età quanto gerarchia per affrontare i migliori ed essere all’altezza.. Si sono uniti nei giorni scorsi Gary Medelun altro con un passato da selezione e presenza in top team.
Ma quelli della vecchia guardia non sono gli unici argomenti, perché l’arrivo dell’ Diego Martinez A gennaio ha puntato su un lavoro a lungo termine che garantisca la formazione di una squadra. Uno leader e intelligente, sì. Ma con una base ben radicata di giovani maturi che costruiscono una squadra forte. In parte, l’allenatore ci è già riuscito, con il livello superlativo del suo pollo Equi Fernández e il contributo di Kevin Zenón, il rinforzo che aveva richiesto come indispensabile al momento della firma del suo contratto.
In questo senso, i nomi segnalati in questa interruzione vanno in quella direzione: calciatori giovani, con un buon numero di partite in Prima Divisione e complementari tra loro per dare volume e volo al centro campo, quella zona nevralgica dove Martínez gioca le partite e prevale.
Un mercato chiave
Il mercato attuale, poi, è molto importante per due aspetti: continuare consolidando un presente di buon auspicio e coronandolo con qualche titolo a fine anno, con quanto sarebbe importante raggiungere la nuova competizione vista – oltre che dalla classifica – dall’ottenimento della Copa Sudamericana anche se non è un requisito.
L’altro punto a cui Román, il Consiglio e lo stesso DT stanno già pensando è che giugno 2025 (anche se è una data in cui tutto può succedere), è proprio dietro l’angolo. E Forse il prossimo gennaio sarà troppo tardi per programmare l’11 che dovrà caricarsi con l’idea di dover affrontare il City di Guardiola o il Real di Ancellotti, per citare chi potrà distinguersi di più da una lista già confermata. All’Inter, al Bayern Monaco, all’Aleti del Cholo, al Chelsea del portafoglio sciolto e imprevedibile, oltre ai campioni brasiliani dell’ultima Libertadores e Fiumenientemeno che quel rivale che – ai punti – lo ha già superato e che nessun tifoso vorrà vedere davanti a sé nella classifica di Stati Uniti 2025.
Per questo, oltre ai nomi che circolano, c’è anche da sognare Thiago Almada. Ecco perché lo immaginiamo persino Leandro Paredes può emozionarsi e sorprendere. Manca ancora un anno (e molto da fare), ma il Boca sa già che non avrà voglia di fare giri turistici. Come non avvenne 100 anni fa.
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