L’Irlanda non partecipa alle prove dell’Eurovision e mette in dubbio la sua presenza al Festival

L’Irlanda non partecipa alle prove dell’Eurovision e mette in dubbio la sua presenza al Festival
L’Irlanda non partecipa alle prove dell’Eurovision e mette in dubbio la sua presenza al Festival

Il rappresentante dell’Irlanda all’Eurovision 2024, Bambie Thugnon ha partecipato questo sabato all’ultima prova della finalissima a causa di “una situazione” verificatasi all’inizio della stessa e per la quale incontro urgente con l’Unione europea di radiodiffusione (EBU).

«Si è verificata una situazione mentre aspettavamo di salire sul palco e partecipare alla sfilata degli artisti, motivo per cui ho richiesto l’attenzione urgente dell’EBU. “Abbiamo preso sul serio la questione e abbiamo discusso delle azioni da intraprendere”, ha spiegato l’artista sui suoi social network.

Per questo motivo Thug non ha partecipato alla suddetta sfilata iniziale degli artisti, né si è presentato a sua volta per esibirsi.

L’irlandese, che si è scusata con i fan intervenuti per aver mancato la prova, conclude il suo messaggio con una nota che lascia nell’aria la sua presenza alla finale: “Spero di vedervi sul palco stasera”.

L’Irlanda non è stata l’unica assenza alla parata. Né sono saliti sul palco i rappresentanti di Grecia e Svizzera, Marina Satti e Nemo, al momento delle prove.

Queste assenze si verificano proprio dopo che il rappresentante dei Paesi Bassi, Joost Klein, è stato squalificato dal festival dall’EBU per un “incidente” con una persona della produzione del concorso su cui sta indagando la polizia svedese.

«Abbiamo una politica di tolleranza zero verso i comportamenti inappropriati durante il nostro evento (…). Alla luce di ciò, il comportamento di Joost Klein nei confronti di un membro della squadra è considerato una violazione delle regole”, ha spiegato l’EBU nel suo comunicato.

Si dà il caso che i candidati provenienti da Grecia, Svizzera e Paesi Bassi abbiano partecipato alla conferenza stampa dopo la seconda semifinale insieme alla rappresentante di Israele, la cui presenza durante il festival è stata fortemente contestata dall’offensiva militare del suo paese a Gaza.

Nel corso di essa non sono mancati alcuni episodi riportati dai media, come quando Marina Satti ha finto di dormire durante un intervento degli israeliani.

Anche quando un giornalista polacco le ha chiesto quale fosse la sua responsabilità nel più alto livello di allerta terroristica che Malmö stava vivendo: «Essendo qui, sei un rischio per la sicurezza e un pericolo per tutti! Non ti interessa?”.

Di fronte a questa domanda, il moderatore della conferenza stampa ha detto a Golan che, se non avesse voluto, non avrebbe dovuto rispondere. “Perché no?” è poi intervenuto ad alta voce Joost Klein, episodio diventato subito virale sulle reti.

 
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