Ecco come la piattaforma intende diffondere la fama dei ‘The Bridgertons’

Ecco come la piattaforma intende diffondere la fama dei ‘The Bridgertons’
Ecco come la piattaforma intende diffondere la fama dei ‘The Bridgertons’

Una notizia bomba alla pari di ‘Stranger Things’ o ‘Wednesday’ per i quali Netflix ha grandi progetti

29 giugno 2024, 16:00

Aggiornato il 29 giugno 2024, 18:48

È uno dei grandi successi di Netflix non solo degli ultimi anni, ma di tutta la sua storia: una serie che può essere vista faccia a faccia con il pubblico di ‘Stranger Things’ o ‘Wednesday’. E Netflix non ha intenzione di lasciarselo scappare, dal momento che ha generato un fandom che permette alla piattaforma di sfruttarlo ben oltre il semplice bouquet di sequel, e di avvicinarsi alla strategia che Disney o Warner seguono con i loro franchise.

Il successo di ‘The Bridgerton’. Nel momento in cui scriviamo queste righe, la serie Netflix è stata appena spodestata dal trono, secondo un’analisi di Samba TV, dalla seconda stagione di ‘La Casa del Drago’. Ma prima ancora, il suo risultato era stato sorprendente: ‘The Bridgertons’ non usciva dalla lista dei più visti in un mese streaminge dalla settimana scorsa, quando Netflix ha presentato in anteprima la seconda metà della stagione 3, è risalito al numero 1.

Massima ramificazione. Uno sguardo alla Top delle serie più viste su Netflix ci permette di capire perché Netflix è così interessata a prendersi cura della serie Shondaland: la stagione 3 è nella top 10 delle serie in lingua inglese da 6 settimane. Ed è in così buona salute che non solo incorona invincibile, dopo tanto tempo, il numero 1, ma questa settimana addirittura quintuplica il numero di visualizzazioni della prossima serie della lista. Non solo: il suo successo fa sì che le stagioni precedenti (posizioni 3 e 5) e lo spin-off ‘Queen Charlotte’ (in 10) siano tornati nella Top 10. I telespettatori della serie sono affezionati al franchise: ricordiamolo che la prima stagione ha raccolto 113,3 milioni di visualizzazioni e la seconda 93,8.

Dieci anni di reddito. Bridgerton per un po’ c’è: Netflix ha già annunciato che, se il pubblico risponderà, la serie continuerà a completare otto stagioni. Considerando che ognuno di essi è in produzione da circa due anni, potremmo parlare di un progetto che dura dieci anni. Che Netflix intende trarne il massimo. Ad esempio, con eventi dal vivo come il Queen’s Ball che si tiene in una dozzina di città in tutto il mondo, o tea party a tema in hotel come il Lanesborough, che presenta già un’estetica Regency. Si stima che questi eventi abbiano apportato 350 milioni di dollari all’economia britannica.

Più leggero di ‘Stranger Things’. C’è una ragione indiscutibile per cui Netflix è forse più felice di questa serie che del suo più grande successo mediatico fino ad oggi, ‘Stranger Things’: mentre la macchina di produzione di Shondaland è implacabile, fatturando una stagione ogni due anni (e con l’intenzione di calpestare l’acceleratore), ‘Stranger Things sta andando molto più lentamente. Sono passati più di due anni dalla prima della quarta stagione e la quinta è ancora a metà della produzione. “The Bridgertons”, ovviamente, presenta le sue sfide (il suo notevole budget di sette milioni di dollari per episodio non è l’ultima).

Mondo merchandising. Come spiegato in questo articolo di The Wrap, Netflix ha dato il massimo con la questione dei prodotti derivati ​​dalla serie, soprattutto per gli enormi vantaggi che ne derivano. merchandising da serie come “Stranger Things” o “The Squid Game”. Per fare alcuni esempi: accessori per il tè in collaborazione con Republic of Tea, trucco in collaborazione con Kiko Milano e Pat McGrath Labs e perfino una linea di abiti da sposa con Allure Bridals. Forbes ha parlato di come le vendite di cosmetici Lush siano aumentate del 25% con il lancio della collezione Bridgheron.

Casa, Netflix. Le Case Netflix sono una sorta di esperienze permanenti che offrono tutti i tipi di attrazioni, montaggi e spettacoli basati sulle serie Netflix (sì, devi portarli da casa, perché le Case Netflix non hanno cinema). Al momento ce ne sono due, a Dallas e a King of Prussia, Pennsylvania, e tra le attrazioni c’è la possibilità di “ballare il valzer con il proprio partner al suono di una versione orchestrale di una canzone di Taylor Swift in una replica del set di ‘Il ‘Bridgerton’.” Senza dubbio, una prova generale per un prossimo salto nelle esperienze dal vivo che Disney, Universal, Warner e i loro parchi corrispondenti (e redditizi) gestiscono da decenni.

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