“L’era del telelavoro è finita, è stato un errore”

“L’era del telelavoro è finita, è stato un errore”
“L’era del telelavoro è finita, è stato un errore”

È un tema di assoluta attualità: telelavoro sì o no? Questa pratica, sempre più diffusa, presenta vantaggi e svantaggi sia per i professionisti che per le aziende stesse. Gli esperti, infatti, Non riescono nemmeno a mettersi d’accordo sulla questione se il lavoro a distanza riduca o migliori i tassi di produttività delle aziende.

Inoltre, è abbastanza comune che gli stessi uomini d’affari più rinomati (soprattutto quelli legati al mondo della tecnologia), se ne innamorino.

Uno di loro è stato forse l’uomo più alla moda nel settore tecnologico: Sam Altman. Anche il responsabile di ChatGPT ha espresso la sua opinione sull’argomento, e in modo un po’ controverso.

Sam Altman, il padre di ChatGPT e del telelavoro

“L’era del telelavoro è finita”. In questo modo molto energico, come riportato dai media News Collective, Sam Altman fa riferimento al lavoro a distanza che va tanto di moda dopo la pandemia. Vale a dire, la sua posizione su questo tema sembra abbastanza chiara: Il telelavoro non avvantaggia molto le aziende e ritiene che “è stato un errore” applicarlo.

Il motivo di questa posizione sembra essere legato a qualcosa di specifico: la comunicazione. Per Altman, il fondatore di OpenAI, la tecnologia oggi non consente una comunicazione sufficientemente fluida da consentire la creazione di buone idee a distanza. Oppure è lo stesso, che solo il trattamento di persona finisce per essere ciò che si dice sia completamente fruttuoso.

Questa opinione, che Altman difende da tempo (anche se non sempre, forse sarebbe saggio rettificarla) coincide anche con quella di alcuni dei guru della tecnologia più apprezzati al mondo, come Elon Musk o Mark Zuckerberg. Sembra che i fondatori di tesla e Facebook, rispettivamente, non sono troppo contenti dell’idea del telelavoro.

Bill Gates, da parte sua, è stato molto meno enfatico. Oltre a garantire che i giorni lavorativi di quattro giorni siano il futuro, qualunque cosa accada, l’ex capo di Microsoft si è espresso anche a favore del telelavoro e ha anche avanzato delle proposte. Mancanza di comunicazione da casa? Bene, usa un secondo schermo per parlare con gli altri.

Torniamo al telelavoro

Anche se ogni tanto qualcuno di famoso (soprattutto uomini d’affari) esce allo scoperto parlando dei vantaggi o dei problemi del telelavoro, la verità è che sembra che il dibattito sia lungi dall’essere giunto al termine.

Gli studi scientifici sembrano concordare su questo Non ci sono prove sufficienti per garantire il lavoro a distanza essere migliore o peggiore rispetto al solito in ufficio.

Quindi, per il momento, ognuno sembra avere i propri criteri. E forse è proprio qui che risiede il problema. È vero che generalizzare a volte è inevitabile, ma cosa accadrebbe se, quando si parla di telelavoro, più che mai ogni caso dovesse essere considerato in modo indipendente? Non è da escludere che ciò che funziona per alcuni casi possa non essere completamente valido per altri.

 
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