La Banca Centrale ha venduto questo venerdì 38 milioni di dollari, per tre giorni consecutivi con saldi negativi. In questo modo, per tutto giugno ha accumulato un drenaggio mensile di 84 milioni di dollari, il primo dell’era Milei.
Il dollaro blu è salito di 10 pesos, attestandosi a 1.365 pesos in vendita. Il Cash with Settlement (CCL) è salito dello 0,4% a 1.351 pesos e il divario con quello ufficiale è del 48,1%. Dopo l’approvazione della Legge delle Basi, attesa dagli investitori, le azioni e le obbligazioni argentine hanno chiuso con perdite prevalenti, sia a Wall Street che sulla Borsa di Buenos Aires.
Le obbligazioni in dollari, che avevano iniziato la giornata con aumenti moderati, hanno chiuso con una maggioranza di ribassi. Il rischio paese elaborato dalla banca JP.Morgan è così salito a 1.456 punti base. I cali dei titoli sovrani sono stati guidati dal Global 2035 (-3,2%) e dal Global 2038 (-2,6%). L’indice S&P Merval della Borsa di Buenos Aires è sceso dell’1,5%: a perdere sono stati Central Puerto (-4,0%), Grupo Financiero Galicia (-3,4%) e Pampa Energía (-3,0%).
