Una casa di cartone rende omaggio a una di vetro

Una casa di cartone rende omaggio a una di vetro
Una casa di cartone rende omaggio a una di vetro

È giornalista, ingegnere civile e professore presso l’Universidad Nacional del Sud in materie legate al patrimonio architettonico e all’urbanistica. Ha pubblicato articoli sulle riviste Propiedad, Todo es Historia, Obras & Protagonistas e Summa +. Partecipa a diversi micro radiofonici riferiti alla storia di Bahía Blanca. In due occasioni ha ricevuto la prima menzione dell’ADEPA nella categoria Cultura e Storia.

Nel 1949, l’architetto americano Philip Johnson (1906-2005) progettò, come parte della sua tesi di laurea all’Università di Harvard, la cosiddetta Glass House, la Glass House, che fu la sua residenza dalla sua costruzione fino alla morte.

L’opera si trova a New Canaan, nel Connecticut, ed è, letteralmente, una scatola di vetro e acciaio, di estrema semplicità e considerata un gioiello dell’architettura moderna e dell’assioma “less is more”. Oggi è luogo di pellegrinaggio per architetti, designer e studenti provenienti da tutto il mondo.

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La cosa unica per chi visita il sito quest’anno è che troverà qualcosa di nuovo. L’architetto giapponese Shigeru Ban (1957), insieme a professori e studenti della Irwin S. Chanin School of Architecture della Cooper Union, ha costruito un prototipo abitativo chiamato “Paper Log House” – casa fatta di tronchi di carta – situato a pochi metri dalla casa di Johnson.

cartoni, scatola di vetro

L’opera – che sarà smantellata alla fine dell’anno – rende omaggio al 75esimo anniversario della costruzione della casa di vetro. Si tratta di una costruzione di 4,20 metri per 4,20 realizzata con tubi di carta, legno e scatole di latte. Si tratta di un prototipo che da tre decenni fornisce alloggi temporanei alle vittime di disastri in tutto il mondo.

I suoi componenti sono stati fabbricati nella scuola per cinque settimane e poi trasportati a New Canaan. In due giorni, nel marzo 2024, 17 studenti, docenti e personale dello studio hanno assemblato la struttura in 15 ore di lavoro.

Nato dal desiderio di non creare rifiuti, il lavoro di Shigeru Ban con i tubi di carta è iniziato nel 1985, elevando l’umile materiale attraverso edifici e progetti di soccorso in caso di calamità, molti dei quali da allora sono rimasti in modo permanente.

The Paper Log House cerca di creare un’opportunità per riflettere sulla permanenza dell’architettura e su come i diversi materiali da costruzione – vetro, mattoni e carta – offrano possibilità inaspettate. Ban ha fatto riferimento anche alla possibile sopravvivenza della sua opera: “Se ami un edificio, diventa permanente”.

 
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