L’Ecce Homo di Caravaggio sarà esposto al Prado per nove mesi.
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L’opera intitolata “Ecce Homo”, che raffigura Cristo con la corona di spine, è solo uno dei sessanta dipinti esistenti al mondo attribuiti al maestro italiano specializzato in chiaroscuro (1571-1610).
Poiché si credeva che il suo autore fosse qualcun altro, nell’aprile 2021 è stato valutato 1.500 euro da una casa d’aste spagnola.
Il Ministero della Cultura spagnolo è riuscito a bloccare l’operazione all’ultimo minuto.
Fino ad allora si riteneva che l’olio su tela appartenesse ad un membro della scuola di José de Ribera, pittore spagnolo della prima metà del XVII secolo noto per le sue composizioni religiose.
Ma il Museo del Prado ha rilasciato una perizia contenente “sufficienti prove documentali e stilistiche” per dimostrare che si trattava davvero di un dipinto di Caravaggio.
Dopo un’attenta analisi successiva, diversi esperti hanno concluso “che Ecce Homo è un capolavoro dell’artista italiano”, ha affermato in una nota il Museo del Prado.
Questo fatto conferisce alla tela, realizzata tra il 1605 e il 1609, “un valore straordinario”, poiché “è una delle circa 60 opere conosciute di Caravaggio esistenti”.
La verifica “ha rappresentato una delle più grandi scoperte nella storia dell’arte”, si è congratulata la pinacoteca di Madrid.
Il dipinto, recentemente restaurato, sarà esposto al Prado dal 28 maggio a ottobre, grazie alla “generosità” del suo “nuovo proprietario”, che lo “cederà in prestito temporaneo”, precisa il museo.
L’istituzione non ha rivelato l’identità di questo nuovo proprietario né il prezzo al quale è stato finalmente acquisito.
