I lavoratori ecuadoriani scendono in piazza per chiedere un lavoro dignitoso

I lavoratori ecuadoriani scendono in piazza per chiedere un lavoro dignitoso
I lavoratori ecuadoriani scendono in piazza per chiedere un lavoro dignitoso

Quito-. Centinaia di ecuadoriani scenderanno in piazza per chiedere un lavoro dignitoso mentre commemorano oggi la Giornata internazionale dei lavoratori.

Le organizzazioni sociali e sindacali hanno indetto manifestazioni in varie città del Paese per esprimere il loro disaccordo al governo e anche per celebrare il rifiuto dei cittadini a due domande della consultazione popolare del 21 aprile.

Il presidente del Fronte Unito dei Lavoratori (FUT), José Villavicencio, ha sottolineato che la maggioranza degli ecuadoriani ha detto no alle proposte del presidente, Daniel Noboa, di implementare nel paese i contratti di lavoro a ore e l’arbitrato internazionale.

A Quito, il corteo partirà dalla sede dell’Istituto Ecuadoriano di Previdenza Sociale (IESS), alle 8,30 (ora locale), e si dirigerà verso Plaza Santo Domingo, nel Centro Storico.

I leader della FUT e di altri centri sindacali difesero lo svolgimento della marcia del 1 maggio, una data significativa per ricordare la sanguinosa repressione subita dai lavoratori di Chicago nel 1886.

In questo senso, il rappresentante della Confederazione delle Organizzazioni Unitarie di Classe dei Lavoratori, Mesías Tatamuez, ha respinto la decisione dell’Esecutivo di spostare la festa a venerdì 3 maggio, per promuovere il turismo.

La Centrale Unitaria dei Lavoratori ha chiesto al presidente Noboa di mantenere il giorno non lavorativo il 1° maggio e così “garantire che la nostra marcia storica continui ad essere un simbolo di unità e perseveranza”.

Ufficialmente, però, la festa sarà venerdì prossimo, nonostante le rivendicazioni del sindacato, che ha mantenuto la sua richiesta per questo mercoledì.

Chiederemo politiche di pubblica sicurezza e che il governo presenti un piano di rilancio economico con il rafforzamento dell’apparato produttivo e un’occupazione dignitosa per i lavoratori, ha affermato Marcela Arellano, presidente della Confederazione delle organizzazioni sindacali libere.

Il presidente dell’Unione Nazionale degli Educatori, Andrés Quishpe, afferma che presenteranno al presidente una proposta su come generare fonti di lavoro, composta da quattro assi e basata sul quadro del lavoro dignitoso.

 
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