Le proteste di massa dei giovani americani si verificano in un momento politicamente complesso per Biden, che sta cercando la rielezione.
Washington, 3 maggio (RHC) Molti giovani elettori negli Stati Uniti stanno oggi valutando la possibilità di sostenere candidati indipendenti o di terzi alle elezioni di novembre a causa della rabbia sia nei confronti di Joe Biden che di Donald Trump.
Quel segmento di elettori sta mostrando segni, soprattutto, del loro rifiuto della gestione da parte del presidente Biden della guerra di Israele contro Hamas a Gaza.
I giovani, che in generale avevano già espresso la loro insoddisfazione nei confronti del democratico Biden e del repubblicano Trump, sono sempre più critici nei confronti di quanto accade a Gaza.
La situazione ha portato due settimane fa a massicce proteste nelle università americane in un momento politicamente complesso per Biden, che sta cercando la rielezione.
Secondo un gruppo di studenti universitari del Wisconsin, l’ex presidente Trump non farebbe meglio (o addirittura peggio) sulla questione rispetto a Biden.
Nel complesso, gli studenti hanno visto le proteste come uno strumento necessario per far luce sul dibattito sulla guerra tra Israele e Hamas, esercitando allo stesso tempo pressioni sulle loro scuole e sulla Casa Bianca.
Anche se mancano ancora alcuni mesi al 5 novembre, i sondaggi mostrano un vantaggio di Trump su Biden a fronte di un’eventuale rivincita.
Intanto, sulla scena nazionale, sempre più aventi diritto al voto si oppongono ai partiti repubblicano e democratico in un clima di sfiducia nei confronti delle forze politiche che tradizionalmente si alternano nello Studio Ovale.
Un sondaggio condotto all’inizio del mese scorso ha rilevato che più della metà dei democratici (55%) ritiene che né i partiti tradizionali né i politici si preoccupino delle persone.
Ma secondo il sondaggio Reuters/Ipsos la percentuale raggiunge il 70% tra gli elettori repubblicani e supera il 78% tra gli indipendenti. (Fonte:PL)
