Chi era Lior Rudaeff, l’ostaggio argentino assassinato da Hamas

Prima del feroce attentato terroristico del 7 ottobre 2023, Lior era sposata Giàuna donna di origine marocchina, dalla quale ha avuto quattro figli i cui nomi erano Noam, Nadav, Bar e Ben.

Lior Rudaeff

Da adulto si è sistemato Kibbutz Nir Yitzchak e si guadagnava da vivere lavorando nell’agricoltura e come camionista. Ma questi non erano i suoi unici lavori: era anche medico, autista di ambulanze per la sua comunità e possedeva una fabbrica di prodotti in plastica.

Al momento dell’attacco, Rudaeff gestiva la sicurezza del kibbutz, dove viveva con la sua famiglia. Infatti, è stato aggredito mentre cercava di defederare la sua comunità. Allora aveva inviato un messaggio informando che era ferito e poi è stato tenuto in incommunicado fino ad oggi, quando è stata confermata la sua morte per mano di Hamas.

Prima che si diffondesse la notizia, la moglie della vittima aveva postato un accorato messaggio a Lior su Facebook: “Sette mesi, voglio Lior a casa! Un mese complesso, tuo padre festeggerà presto il suo 89esimo compleanno, Dagan festeggerà presto il quinto compleanno”. Shay ha già due mesi! Il Giorno dell’Indipendenza è la tua festa e quella del defunto Tal. Ci manca la tua energia, ci mancano le riunioni di famiglia, perché niente è più lo stesso senza di te. Mio amato, aspetta, non perdiamo la speranza per un momento e continueremo a combattere fino al tuo ritorno“.

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