La difesa di Glas chiede il suo rilascio in Ecuador

La difesa di Glas chiede il suo rilascio in Ecuador
La difesa di Glas chiede il suo rilascio in Ecuador

Quito, 8 maggio.- La difesa dell’ex vicepresidente dell’Ecuador Jorge Glas ha annunciato che si è rivolto alle Nazioni Unite (ONU) per risolvere la situazione dell’ex vicepresidente, detenuto dopo l’assalto all’ambasciata messicana, dove stava cercando asilo.

L’avvocato Aitor Martínez ha spiegato che hanno chiesto al Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria azioni volte a chiedere al governo ecuadoriano il corrispondente passaggio sicuro affinché Glas possa recarsi in territorio messicano e continuare così la sua procedura di asilo politico.

Abbiamo insistito sulla necessità che il Gruppo di Lavoro attivi la procedura di emergenza e che a breve termine ci possano essere delle dichiarazioni da parte delle Nazioni Unite in merito alla situazione delle detenzioni arbitrarie, ha sottolineato Martínez.

Ha dichiarato che il politico, membro del movimento Rivoluzione Cittadina, è stato vittima di un rapimento e di gravissimi maltrattamenti al momento del suo arresto, avvenuto il 5 aprile presso l’ambasciata messicana a Quito.

Nella richiesta all’ONU, i giuristi hanno fatto riferimento a come un tribunale della Corte Nazionale di Giustizia abbia dichiarato illegale e arbitraria la cattura, pur avendo deciso di tenerlo in prigione.

La difesa ha anche chiesto al Gruppo delle Nazioni Unite che una delegazione visiti l’ex funzionario del carcere di massima sicurezza di La Roca, a Guayaquil.

A questo proposito, l’avvocato Sonia Vera, parte della difesa internazionale, ha riferito che l’ex vicepresidente continua lo sciopero della fame e ha denunciato che non gli sono stati forniti i farmaci.

Inoltre, gli avvocati sono preoccupati per la comunicazione molto limitata dell’ex vicepresidente all’interno di La Roca, che gli impedirebbe di avere conversazioni private con il suo team legale.

A loro volta i rappresentanti legali della Glas hanno avviato azioni legali anche in Messico e Germania, poiché anch’essa ha la cittadinanza del paese europeo.

A livello nazionale, martedì scorso, i suoi avvocati hanno presentato ricorso contro il provvedimento di habeas corpus per insistere sulla sua liberazione.

Intellettuali, artisti e politici di diversi paesi hanno chiesto all’Ecuador la liberazione dell’ex funzionario, perseguitato giuridicamente e politicamente per sette anni e che si trovava in asilo presso la sede diplomatica, si legge in una lettera con 161 firme diffusa lo scorso fine settimana.

Da parte sua, il governo del presidente Daniel Noboa giustifica l’invasione violenta dell’ambasciata per arrestare Glas e, nonostante la condanna internazionale dell’evento, accusa il Messico di concedere asilo politico illecito. (Testo e foto: PL)


 
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