Gli Stati Uniti hanno smesso di inviare bombe a Israele la scorsa settimana dopo che quel paese non ha risposto alle “preoccupazioni” di Washington sui suoi piani per invadere Rafah, nel sud di Gaza, ha detto martedì (07/05.2024).
“La settimana scorsa abbiamo bloccato una spedizione di armi. Si tratta di 1.800 bombe da 907 chili e 1.700 bombe da 226 chili”, ha detto un alto funzionario dell’amministrazione del presidente Joe Biden, a condizione di anonimato.
“Non abbiamo preso una decisione definitiva su come procedere con questa spedizione”, ha aggiunto il funzionario.
L’amministrazione Biden ha preso questa decisione nel momento in cui sembrava che Israele fosse sul punto di lanciare un’importante operazione di terra a Rafah, alla quale Washington si è fortemente opposta.
Recensione attenta
Funzionari israeliani e statunitensi stavano considerando delle alternative, ma “quelle discussioni sono in corso e non hanno soddisfatto pienamente le nostre preoccupazioni”, ha detto l’alto funzionario americano.
“Mentre i leader israeliani sembravano avvicinarsi a un punto decisivo su quell’operazione, abbiamo iniziato a rivedere attentamente i trasferimenti di alcune armi a Israele che potrebbero essere usate a Rafah. Ciò è iniziato in aprile.”
Il funzionario americano ha detto che Washington è “particolarmente concentrata” sull’uso delle bombe più pesanti, da 907 kg, “e sull’impatto che potrebbero avere in aree urbane dense, come abbiamo visto in altre parti di Gaza”.
Il Dipartimento di Stato americano sta ancora esaminando altri trasferimenti di armi, come i sistemi di bombe di precisione JDAM, ha aggiunto il funzionario.
Martedì Israele ha inviato carri armati a Rafah e ha catturato il valico di frontiera con l’Egitto, ma la Casa Bianca ha detto in precedenza che Israele aveva promesso che si trattava di una “operazione limitata”.
gs (afp, reuters)
