“Non sono quella persona di cui si parla, non sono un mostro”

L’evento raccapricciante che ha lasciato di stucco diversi utenti dei social media quando è circolato un video in cui una donna si recava in banca per chiedere un prestito milionario in compagnia del cadavere di suo zio, un uomo di 68 anni che, a quanto pare , era morto da poche ore, ha generato commenti di ogni genere. Ora la nipote dell’uomo ha rotto il silenzio e ha confessato quanto accaduto quel giorno.

Il giornale Folha de S. Paulo Ha contattato Érika de Souza Vieira Nunes, la quale ha dichiarato di non essersi accorta che suo zio era morto.

La donna ha portato il corpo dello zio in banca per chiedere un prestito. | Foto: Tratto da X Fernando Santos (@PortalAmazonMix)

Assicurano che la donna, identificata come Erika de Souza Vieira Nunes, ha cercato di ingannare i dipendenti della bancapoiché aveva bisogno della firma di suo zio per far approvare il prestito milionario.

La donna ha portato il corpo dello zio in banca per chiedere un prestito. | Foto: Getty Images / Fernando Santos (X: @PortalAmazonMix)

Le immagini diffuse sui social network mostrano la donna che manipola la mano del soggetto, mentre gli tiene la testa. Sebbene i dipendenti l’abbiano interrogata sulle condizioni del suo compagno, lei ha risposto che il suo comportamento era normale.

Gli operai hanno avvisato la Polizia, che è arrivata sul posto e, interrogata, La donna ha detto agli agenti in uniforme che era lei a prendersi cura di suo zio; Vista la spiegazione poco convincente, hanno provveduto a catturarla. Ora è accusato di appropriazione indebita e diffamazione di cadavere.

Nel pieno delle indagini, il 2 maggio, il tribunale di Rio de Janeiro ha ordinato il rilascio della donna, 42 anni, sottolineando che avrebbe problemi di salute mentale e che avrebbe a carico un minore.

“Non sono un mostro”

“Non avevo realizzato che mio zio fosse morto. Quello che dice la gente è assurdo. Non sono quella persona di cui la gente parla, “Non sono un mostro.”

Racconta che prima di arrivare in banca aveva avuto un colloquio con lo zio: “Gli ho chiesto se sarebbe stato meglio tenergli la testa. Ha detto di sì”, ha spiegato.

Poiché prende farmaci controllati, la donna ha detto di non ricordare molto bene cosa è successo in banca, oltre ad affermare che non era la badante di suo zio: “Era indipendente, camminava, faceva quello che voleva, aveva una buona memoria. “Non era su una sedia a rotelle e io non ero il suo assistente.”

 
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