Indagano sui contenuti falsi sulle inondazioni nello stato brasiliano

Indagano sui contenuti falsi sulle inondazioni nello stato brasiliano
Indagano sui contenuti falsi sulle inondazioni nello stato brasiliano

La richiesta di indagine è arrivata ieri sera al PF ed è stata annunciata dal ministro della Casa Civile, Rui Costa.

«Ho chiesto che il Ministro (Ricardo) Lewandowski (della Giustizia) annunci alla stampa che chiederà alla Polizia Federale di aprire un procedimento e l’AGU (Consigliere Generale dell’Unione), insieme al Ministero della Giustizia, attiverà gli organi competenti alla conseguente azione giudiziaria e alla responsabilità di quelle persone”, ha affermato Costa.

Egli ha osservato che i militari hanno affermato che la diffusione di false informazioni nello stato colpito ostacola le operazioni di salvataggio.

Anche il primo ministro del Segretariato per la Comunicazione Sociale della Presidenza, Paulo Pimenta, ha difeso l’indagine e la punizione dei gruppi che diffondono disinformazione.

«Le Forze Armate e le squadre di soccorso della Protezione Civile sono sfinite da tante fake news. L’AGU e il PF devono agire per identificare gli agenti criminali per impedire la loro azione organizzata volta a danneggiare i salvataggi e i riscatti”, ha detto Pimenta al portale G1.

Ha sottolineato che “se siamo in una guerra per salvare vite umane, chiunque agisca come traditore deve essere trattato come traditore perché danneggia l’opera di salvataggio”.

I governi federale, statale e municipale hanno organizzato operazioni di salvataggio che sono ancora in corso.

Secondo la Confederazione Nazionale dei Comuni, le perdite economiche dovute all’emergenza superano i 900 milioni di dollari, considerando l’edilizia abitativa e le infrastrutture pubbliche, nonché l’agricoltura, l’allevamento, l’industria, il commercio e i servizi.

Secondo l’ultimo aggiornamento della Protezione Civile, un totale di 99.800 abitazioni, tra edifici e condomini, hanno subito danni totali o parziali e si contano finora 100 morti a causa delle forti piogge che hanno straripato i fiumi del Rio Grande Sul.

Oltre a questo numero di morti, ci sono altri quattro decessi su cui si sta indagando, sono stati segnalati 128 dispersi e 372 feriti.

Ci sono anche 230,4mila persone fuori casa. Di questi, 66,7mila si trovano in rifugi e 163,7mila sono sfollati (si trovano nelle case di familiari o amici).

La divisione territoriale conta 417 dei suoi 497 comuni con qualche segnalazione di un problema legato alla tempesta e 1,4 milioni di persone colpite.

A partire da metà settimana, si prevede più pioggia nelle aree già colpite e si mette nuovamente in allerta lo stato.

rgh/ocs

 
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