Kiki Meeting al Sud: due giorni per celebrare la diversità, l’arte e la resistenza

Kiki Meeting al Sud: due giorni per celebrare la diversità, l’arte e la resistenza
Kiki Meeting al Sud: due giorni per celebrare la diversità, l’arte e la resistenza

Nell’ambito del programma di attività del Mese della Diversità, Venerdì 14 e sabato 15 giugno, alle 16, presso il Centro municipale del distretto meridionale Rosa Ziperovich si svolgerà l’Incontro Kiki nel sud. (Uriburu 637). Durante le due giornate sarà prevista una formazione sulla cultura del ballo, le sue categorie e spettacoli, e un talk che affronterà il problema della discriminazione e del razzismo strutturale, le sue manifestazioni e implicazioni per la comunità LGTBIQ+.

L’evento, organizzato dalla Direzione Diversità Sessuale della Segreteria per l’Uguaglianza, il Genere e i Diritti Umani, insieme all’Area Cultura del Distretto Sud, mira a promuovere e rendere visibile questo movimento culturale che nasce come forma di resistenza e militanza politica della comunità di travestiti-trans afrodiscendenti e latini presente a New York alla fine degli anni Settanta, e che si diffuse e si sviluppò in diverse città del mondo.

Sebbene sia noto per le sue gare o battaglie, in cui i partecipanti mostrano la loro arte e il loro istrionismo nella danza o sulla passerella, La sala da ballo è un’esperienza molto più ampia che cerca di costruire nuovi legami emotivi e comunitari al di fuori dei rapporti di sangue attraverso la formazione di case gestite da madri o padri che diano sostegno e aiuto alla prole.

La scena del ballo di sala, che da diversi anni cresce e guadagna spazio a Rosario, in questa occasione si sposta nella parte sud della città. “L’obiettivo è promuovere la cultura, decentralizzare, perché la cultura della ballroom nasce proprio nella periferia di New York; È una cultura che ci appartiene dall’esterno verso l’interno, soprattutto perché nella geografia politica e sociale, le persone razzializzate si trovano in questi settori emarginati e non centrali.“, ha spiegato Madre Galadriel Curimba, membro del gruppo organizzatore dell’incontro.

I workshop sono spazi formativi che verranno guidati da persone che abitano la scena del ballo. come Madre Curimba, Neco 007, Eli 007 e Madre Evan Disidentra. La proposta inizia venerdì 14 giugno, alle 16, con un talk sull’antirazzismo e sul Face Training, categoria che nel concorso punta a mostrare il volto e a metterne in risalto i lineamenti. “Dobbiamo considerare che l’asse principale della sala da ballo è l’antirazzismo, una risposta esplicita a un problema che nel nostro Paese non è ancora reso visibile e consapevole. Si tratta di capire perché, ad esempio, i bianchi parlano di persone razzializzate”, ha detto l’attivista.

Sabato 15 in contemporanea si terranno gli altri due training: RunWay, ovvero la camminata in passerella, e Vogue Femme, un tipo di danza dai movimenti molto esagerati che copia le pose delle modelle delle riviste. “La formazione ci dà gli strumenti per esprimerci e portare avanti un messaggio politico, è un modo creativo per comprendere la nostra corporeità, il nostro colorismo, uno strumento artistico per poter brillare”, ha spiegato Madre Curimba.

 
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