Il rifiuto dell’Agenda 2030 da parte di Milei paralizza anche l’INTI

Il rifiuto dell’Agenda 2030 da parte di Milei paralizza anche l’INTI
Il rifiuto dell’Agenda 2030 da parte di Milei paralizza anche l’INTI

Come accade alla Farnesina, il rifiuto dell’Agenda 2030 da parte di Javier Milei paralizza anche molti progetti dell’Istituto Nazionale di Tecnologia Industriale (INTI).

L’INTI è un’organizzazione autonoma che dipende dalla Segreteria dell’Industria e del Commercio del Ministero dell’Economia. Attualmente il suo presidente è Daniel Afione, dirigente con un passato nel settore automobilistico.

Fonti dell’organizzazione dedicata alla promozione industriale hanno spiegato alla LPO che molti progetti sono legati al cambiamento climatico e all’Agenda 2030, e che le autorità li hanno fermati per paura della sfida della Casa Rosada.

All’INTI dicono che i manager non sanno a cosa partecipare o quali progetti accelerare perché temono la disapprovazione del governo, soprattutto dopo che la LPO ha rivelato che il Ministero degli Esteri ha ordinato ai diplomatici di non partecipare ad alcuna attività legata all’Agenda 2030.

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Milei è stanco di ripetere il suo rifiuto dell’Agenda 2030 (che considera parte della battaglia culturale contro il socialismo), ma solo nelle ultime settimane il governo ha iniziato a fare forti progressi contro quell’impegno ambientale, soprattutto dopo la visita del presidente in Spagna e nei suoi paesi partecipazione al vertice Vox.

Il timore nell’INTI di una sfida da parte di La Rosada è iniziato a crescere a causa di una minaccia sui social network da parte di “Gordo Dan”, il leader dei troll di Santiago Caputo, che ha costretto alla cancellazione di una pubblicazione.

Giorni fa, l’Istituto ha annunciato sui suoi social network lo sviluppo insieme a INTA di un metodo rivoluzionario per calcolare l’impronta di carbonio di una lattina di birra, ma Fat Dan si è arrabbiato e hanno dovuto cancellare la pubblicazione. L’articolo è stato addirittura cancellato dal sito Argentina.gob.ar.

“L’impronta di carbonio mi fa davvero schifo. L’INTI e l’INTA devono dedicare tutto il loro lavoro a far sì che l’agricoltura produca di più, non a misurare quanto inquina o a rispettare stupide normative inventate da un francese. La scorsa settimana di lavoro questo CM, ” ha scritto Daniele Parisini.

L’INTI ha immediatamente cancellato il tweet e poco dopo è scomparsa anche la notizia, che comunque è ancora reperibile nell’archivio web.

 
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