Il governo del presidente Joe Biden ha annunciato un nuovo programma di regolarizzazione degli immigrati, e molti cubani con I-220A si chiedono se potranno beneficiare dell’iniziativa.
Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale (DHS) ha riferito che il programma mira a promuovere l’unità familiare nel processo di immigrazione, in linea con l’impegno dell’amministrazione Biden-Harris di tenere unite le famiglie.
Si stima che quasi 50.000 figliastri di cittadini statunitensi e mezzo milione di migranti potrebbero beneficiare di questo nuovo regolamento. Avranno un periodo di tre anni per richiedere la residenza permanente. Periodo durante il quale potranno ottenere permessi di lavoro, ricevere la “Green Card” ed eventualmente richiedere la cittadinanza statunitense.
Questo nuovo piano di regolarizzazione offre una significativa opportunità per molti immigrati, ma esclude i cubani con status I220-A, che continueranno ad affrontare sfide nel loro percorso verso la residenza permanente negli Stati Uniti.
Cubani con I-220A
Tuttavia, l’annuncio, fatto martedì scorso, ha suscitato preoccupazione nella comunità cubana negli Stati Uniti. Come sappiamo, il programma è destinato ai coniugi di cittadini statunitensi, ai laureati delle università locali e alle persone entrate nel Paese da bambini.
I beneficiari sono coloro che risiedono nel paese da più di dieci anni, nonché i figli di età inferiore a 21 anni di questi coniugi. Pertanto sarebbero esclusi i cubani con I-220A.
Ángel Leal, avvocato specializzato in immigrazione, ha commentato in un’intervista a Martí Noticias che le opzioni per chi ha lo status I-220A sono limitate. Sostiene che questi permessi sono stati concessi di recente, circa due o tre anni fa.
Leal aggiunge che i coniugi di cittadini statunitensi che risiedono nel Paese da più di un decennio fino al 17 giugno 2024, possono richiedere una “parole condizionale” di tre anni. Ciò consentirà loro di lavorare e richiedere la residenza durante quel periodo.
Tuttavia, la maggior parte dei cubani con status I-220A non hanno potuto adattare il proprio status a residenza permanente a causa del loro ingresso irregolare nel paese. Un impedimento che li esclude dal nuovo programma di regolarizzazione.
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