Nella stessa piattaforma, il Segretario d’Organizzazione del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC), Roberto Morales, ha distinto che nel 2002, dopo un ampio processo di partecipazione popolare e la firma di milioni di cubani, l’ANPP ha approvato la Legge di riforma costituzionale che proclamava il carattere irrevocabile del socialismo”, e aggiungeva l’hashtag #EstaEsLaRevolución.
Gli elettori votarono a favore del contenuto socialista della Magna Carta, in risposta alle manifestazioni interventiste dell’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush (2001-2009).
Successivamente, i membri del massimo organo legislativo dell’isola, durante una delle sessioni della V legislatura, approvarono all’unanimità l’inserimento di un articolo nella Costituzione del 1976, in cui si dichiarava che l’isola non sarebbe mai tornata al capitalismo.
Il testo esprime chiaramente la natura irrevocabile del sistema politico, economico e sociale prevalente, nonché il divieto di negoziare sotto pressione, coercizione o minaccia da parte di una potenza straniera.
Dopo l’approvazione dell’accordo da parte del Parlamento cubano, il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, ha dichiarato che lo scopo di questa azione era preservare i frutti del lavoro rivoluzionario in un momento in cui l’impossibilità del capitalismo era sempre più evidente. per risolvere i problemi più urgenti dell’umanità.
Nel 2019, la nazione caraibica ha approvato una nuova Costituzione, il cui quarto articolo ratifica il carattere irrevocabile del socialismo a Cuba e dichiara che l’isola è uno Stato di diritto socialista, portando questo concetto a un livello giuridico più elevato.
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