Sergio Alzate è uno scrittore di Antioquia e, sebbene giovane, denota saggezza nelle sue parole orali, ma soprattutto nel suo racconto letterario che presenta oggi a FILBo 2024 e si intitola ‘Nine Fingers’, un’opera che affronta temi come come omosessualità, meschinità, egoismo, narcisismo e morte, “alcuni editori letterari lo consideravano pericoloso sia per i temi che per la narrativa non convenzionale”, dice l’autore a Radio UNIMINUTO.
Alzate spiega che la sua intenzione è quella di rompere con le aspettative della letteratura attuale sulle persone omosessuali, che spesso le etichetta con storie luminose e tenere, mentre preferisce esplorare la complessità umana e la rabbia che affrontano le persone LGBTIQ+: non sono d’accordo con l’essere inseriti in uno spettro luminoso”, afferma.
La trama
La storia ruota attorno a un uomo affetto da HIV e al suo vicino che si prende cura di lui mentre affronta la sua malattia. Per l’attore è importante mettere in risalto il caregiver così come il paziente e la malattia stessa, che diventa metafora per esplorare temi più profondi, come il sistema sanitario e le etichette sociali. Nine Fingers, della casa editrice Lectores Secretos, è nato dal periodo trascorso all’Istituto Caro y Cuervo, dove ha conseguito un master in Scrittura Creativa e ha ricevuto consigli che lo hanno aiutato a dare coerenza alla storia.
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