Presenteranno il libro su Olga Garay, con la famiglia, gli attivisti e la musica

Presenteranno il libro su Olga Garay, con la famiglia, gli attivisti e la musica
Presenteranno il libro su Olga Garay, con la famiglia, gli attivisti e la musica

Come riportato, lunedì alle 10 presso la Cine Avenida sarà presentato il libro Olga, la guardiana mapuche, biografia illustrata di Olga Garay, pronipote del capo Andrés Raninqueo e attivista dei popoli indigeni.

Il volume è stato preparato dal collettivo Mujer Originaria (l’idea appartiene a loro) e illustrato da Mariela Holgado, con lo scopo di raggiungere i bambini (lo distribuiranno gratuitamente negli istituti primari).

Alla presentazione saranno presenti i parenti di Garay e coloro che hanno realizzato il progetto, tra cui la Direzione Comunale dei Diritti Umani e delle Politiche di Genere, che ha finanziato la pubblicazione e sponsorizza l’iniziativa in onore del nostro prossimo. Ci sarà musica dal vivo e l’ingresso è gratuito. “Questo è stato un bel lavoro per noi”, ha aperto ieri la conferenza stampa Marianela Zanassi, direttrice dei Diritti Umani, in riferimento all’omaggio a colei che è stata “una donna che ha dedicato la vita alla militanza, al racconto delle sue storie. radici e la sua storia, e in qualche modo anche forgiare la nostra identità di bolivariani”.

Con questo progetto, il portafoglio che presiede Zanassi continua a dare contenuto all’imperativo di “lasciare traccia della nostra storia”, asse fondamentale del lavoro da quando è entrata in carica, ha evidenziato la stessa funzionaria. Il volume, materiale di tipo pedagogico, sarà distribuito gratuitamente nelle scuole primarie del Partito. Nel caso di Holgado, il processo lavorativo è iniziato alla fine del 2021, quando è stata convocata dal collettivo Mujer Originaria.

“Mi è piaciuto poter raccontare la storia di Olga attraverso le illustrazioni, che all’inizio lo scopo era di farlo attraverso un fumetto, in modo che arrivasse ai ‘piccoli’. Stavamo facendo le illustrazioni, ho iniziato con una specie di disegno ma la questione era conoscerla. Perché ciascuno dei testi che mi hanno guidato apparteneva a una fase della vita di Olga, che dovevo conoscere”, ha osservato Holgado.

Dato che l’avevo vista molto raramente di persona e Garay non era più con noi quando è stato concepito questo progetto, l’illustratrice si è assunta il compito di “raccogliere informazioni di base, foto; conoscere la sua vita, la sua famiglia, i suoi figli. Ecco perché ciascuno dei tratti era basato su ciò che sapevo di lei attraverso questa ricerca. Ho guardato gli appunti che sono stati fatti su Olga a Mujer Originaria; Ho indagato su ciascuno dei suoi contributi, con chi si è legato e con chi ha condiviso la sua militanza.

Poi iniziarono ad apparire altre persone intorno a lui”, che contribuirono anche loro alla costruzione del mosaico: “Moni (González), Cande (Castillo González), Karina (Martínez), Franco (Campo), del collettivo Mujer Originaria; Bayer; Valko; le persone comunali per i diritti umani. Molte persone che dovevi conoscere per incorporare tutto ciò nelle illustrazioni”, ha spiegato l’artista e insegnante.

Questi disegni “iniziarono ad essere realizzati con acquerelli e inchiostro” e si evolvettero in “collage; “Ognuna delle pagine è un collage in cui un personaggio racconta la storia”, ha completato Holgado. Olga, la guardiana mapuche, è un libro che racconta la vita e la militanza di una donna bolivariana. La storia, la sua costruzione, è stata guidata da Mónica González, Ana Karina Martínez e Candela Castillo González, del collettivo Mujer Originaria.

La pubblicazione è anche il risultato di un lavoro “lungo”, al quale hanno partecipato “tante persone”, ha evidenziato Zanassi. Una di queste persone è stato Santos Vega, dell’Archivio Comunale, che ha trasferito l’opera in formato digitale. “Anche Luis Herrera, il figlio di Olga, e altri parenti hanno collaborato.

Infatti i suoi parenti viaggeranno lunedì appositamente per assistere alla presentazione», ha precisato il funzionario. Il disegno è di Alejandra Almirón e la stampa corrispondeva a Ediciones Centro, di Nacho Bedatou. La prima tiratura è di settantacinque copie destinate esclusivamente alle scuole, ma Human Rights sta valutando di realizzarne un’altra, con volumi da commercializzare attraverso l’istituto prescelto, che sarebbe il beneficiario dei dividendi della vendita.

Lunedì alla presentazione, oltre alle persone vicine al premiato (familiari, amici e colleghi attivisti), saranno presenti gli studenti delle scuole elementari, appositamente invitati dalle autorità educative, e ci sarà musica dal vivo con The Rhythm Factory. e Franco Campo.

Chino Castro

 
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