Alejandra Pizarnik, dai libri alla musica contemporanea – Billboard

«Non è ancora adesso / adesso non è mai / non è ancora adesso / adesso e per sempre / non è mai«scriveva la poetessa quando aveva solo 20 anni. Quei versetti anticipavano una visione del mondo che avrebbe avuto risonanza nelle generazioni successive. Così, nel 1993, figurava nell’elenco dei ringraziamenti di Amore gialloil primo album solista di Gustavo Cerati. Riconfermando una certezza che già tutti conoscevamo: gli scritti di Alessandro Pizarnik Vanno oltre le pagine dei libri, convivono in tutte le forme d’arte, anche nella musica.

Influenzato da grandi nomi come Ottavio Paz, Giulio Cortazar E Simone de Beauvoir, l’autore ha affrontato temi come “la limitazione del linguaggio, il silenzio, il corpo, la notte, la natura dell’intimità, la follia e la morte”. La sua vita fu breve e turbolenta, segnata da una fine brusca: un’overdose autoinflitta. Lasciò un catalogo di opere ermetiche e commoventi, che col tempo attirarono più devoti che ai suoi tempi. Il suo impatto fu tale che numerosi artisti citarono le sue poesie come ispirazione, portando i suoi versi su un nuovo piano creativo e assicurando la sua presenza nel tempo. Nell’ambito di quello che sarebbe stato il suo 88esimo compleanno, esploriamo come i suoi manoscritti continuano a vivere attraverso le composizioni di vari musicisti.

Come Cerati ha reinterpretato Pizarnik

Quando scrivi quel tipo di lettera d’amore a Cecilia Amenabar, il compositore non ha potuto fare a meno di trovare ispirazione nei versi di Pizarnik. Il pezzo nove della sua uscita solista ne è una testimonianza. “Ora non è mai” coglie l’essenza esistenzialista e desolata dei versi del poeta, esplorando l’incertezza dell’esistenza e lo scorrere del tempo. “Non è ancora adesso / ora non è mai / non è ancora adesso / ora e sempre / non è mai”, delineava la scrittrice nel 1965, tanto che la cantante prese come spunto quello che sarebbe diventato il testo di una delle sue melodie : “Spegni le stelle e spegni il sole / è il capriccio del tramonto. “Ora non è mai, tutto è niente / se non mi riposo nel tuo sguardo.”

Amed e Carlberg, fondendo poesia e jazz

L’incontro tra il cantante argentino Rossana Amed e il pianista finlandese Frank Carlberg È stato fondamentale per l’inizio di una collaborazione basata sulla poesia della leggenda. Durante una cena a Palermo, l’artista le consigliò di leggere i versi di Pizarnik, definendola una “forza della natura”. Incuriosito, divorò la sua opera, anche se inizialmente con traduzioni che non catturavano tutta la sottigliezza delle poesie originali.

Nella sua ricerca di traduzioni più accurate, Amed ha trovato un’affinità creativa con Carlberg e insieme hanno deciso di creare un album che fondesse la poesia dello scrittore con le armonie del jazz. È così che è nato L’ombra della sua ombra (2013), un progetto che ha richiesto anni di realizzazione a causa della complessità nell’ottenere i permessi per le poesie. Alla fine riuscirono ad ottenere la necessaria autorizzazione dalla famiglia del poeta, affinché la loro visione diventasse realtà.

Il poeta rinasce in “Un colpo d’alba”

L’artista peruviana Nuria, conosciuta in ambito musicale come La Zorra Zapataha trovato fonte di ispirazione anche nella poesia di Alejandra per la sua canzone “Un gol del alba”, inclusa nel suo album Scogliere (2023). L’impronta di Pizarnik è evidente nei testi della canzone, nella performance e nel videoclip, che esplorano la coesistenza di oscurità e luce, fondendo la profondità della poesia dello scrittore con i ritornelli.

“Un golpe del alba en las flores,
me abandona ebria de nada y de luz lila,
ebria de inmovilidad y de certeza”
-
(’27′, El árbol de Diana, 1962)

“È una persona molto profonda, con labirinti interiori molto interessanti e ricchi, ma anche molto torbidi e densi. Nel video i personaggi rappresentano una dualità per cui mentre uno cerca di salvare l’altro, l’altro cerca di salvare se stesso. Personalmente, ritengo che poter scegliere come morire sia il massimo esercizio di libertà”, ha affermato in un’intervista a Indie Rocks.

Pizarnik nell’underground argentino

Fine del mondoil gruppo formato da Giulietta Heredia, Giulietta Limia, Lucia Masnatta E Yanina Silva, estrae il testo di “La Noche” da una poesia di Alejandra Pizarnik per il suo primo EP omonimo. Il gruppo fa rivivere la poesia “(un disegno di Klee)” attraverso le loro interpretazioni. I testi evocano l’ampiezza dell’amore e il mistero della notte, catturando l’essenza poetica e la visione singolare di Pizarnik.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV I colombiani hanno reso il deserto del Tatacoa una tela cosmica per il paese
NEXT Ci sono 4 libri che figurano davvero bene tra i 10 romanzi più letti finora nel 2024