Più libri e meno schermi. MICHEL DESMURGET

Più libri e meno schermi. MICHEL DESMURGET
Più libri e meno schermi. MICHEL DESMURGET

In un contesto dominato dalla tecnologia digitale, la voce del medico in neuroscienze Michel Desmurget risuona con urgenza e chiarezza: “Leggano!” Il suo ultimo lavoro, “Più libri e meno schermi: come porre fine ai cretini digitali” (Editorial Península), non è solo un invito all’azione, ma un trattato basato sull’evidenza sugli effetti dannosi degli schermi sullo sviluppo cognitivo i bambini.

Desmurget ci ricorda l’importanza unica della lettura per piacere nell’apprendimento dei più piccoli: «Centinaia di studi dimostrano che leggere per piacere ha un impatto unico sull’apprendimento cognitivo dei bambini. Promuove il linguaggio, la conoscenza generale, la creatività, l’attenzione, la scrittura, l’espressione orale, la comprensione di sé e l’empatia. “Non esiste strumento più utile per lo sviluppo del cervello di un libro.”

Nel suo libro, Desmurget affronta senza mezzi termini gli effetti disastrosi degli schermi e propone soluzioni concrete per evitare che i nostri figli diventino quelli che lui chiama “cretini digitali”.

Per lui la lettura è l’antidoto indispensabile: “Di fronte agli effetti disastrosi degli schermi, (…) propone un approccio ottimista con soluzioni concrete per evitare che i nostri figli e le nostre figlie diventino cretini digitali”.

In una recente intervista, Desmurget ha descritto con forza la situazione attuale: “Lasciare che un bambino di due o tre anni si rimpinza davanti agli schermi è una forma di abuso”, ha detto per il media La Tercera. E, secondo lui, l’impatto va oltre l’individuo, toccando anche l’economia dei paesi: “Vediamo che lo sviluppo economico, il PIL, ecc., dipendono dal livello medio di istruzione e dall’intelligenza generale della popolazione”.

Per Desmurget la responsabilità non ricade solo sui genitori, ma anche sulle autorità: “È assolutamente scandaloso che in Europa i bambini possano ancora accedere a siti pornografici con un solo clic, o che possano acquistare giochi iperviolenti, come Grand Furto d’auto o “Call of Duty”.

L’autore evidenzia l’impatto profondo e duraturo che la lettura ha sul cervello dei bambini, sottolineando che “la lettura riorganizzerà e nutrirà l’intero cervello, non solo la piccola area che servirà per la decodificazione, ma anche le aree linguistiche, le aree emotive, le aree decisionali .

L’autore lancia un appello all’azione anche ai genitori, ricordando loro che la lettura condivisa è essenziale: «Non c’è lettore senza piacere. Ci deve essere piacere, e senza piacere non c’è bambino che legga.

Mentre la tecnologia digitale continua il suo inarrestabile progresso, Più libri e meno schermi si presenta come una guida indispensabile per genitori, insegnanti e autorità, ricordandoci che il piacere e l’utilità della lettura sono inseparabili.

MICHEL DESMURGET
È dottore in neuroscienze e direttore della ricerca presso l’Istituto nazionale francese di sanità e ricerca medica. È autore di una vasta opera scientifica e divulgativa.

Redazione
In positivo

Per saperne di più:

L’uso eccessivo degli schermi e i suoi effetti dannosi. Michel Desmurget

La calma e la concentrazione si allontanano sempre più davanti agli schermi e questo ha delle conseguenze. AZAHARA PALOMECA

Siamo passati dalla teoria dei nativi digitali a “il cellulare frigge il cervello degli adolescenti” con una velocità sorprendente. CESARE RENDUELES

 
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