libri che hanno segnato lo scrittore

Lo scrittore di Bogotà, Juan Álvarez, l’ha recentemente lanciato Riprendi il tuo nome, un romanzo di saggistica in cui racconta il proprio dramma familiare. In un’intervista con Commensali, l’autore ha svelato quali sono i cinque libri che più hanno segnato la sua vita e la sua opera. Di seguito sono riportati i dettagli di queste opere letterarie che, secondo lui, hanno lasciato un segno profondo nella sua carriera di scrittore:

Claus e Luca

Scarico Kristof

Il libro più doloroso e illuminante che abbia letto negli ultimi anni. Due gemelli che potrebbero essere uno e potrebbero anche essere la coscienza dell’orfanotrofio delle società in guerra. Una coppia di fratelli che si educano alla crudeltà per sopravvivere alla miseria del mondo. Un libro per spezzare le nostre anime e ricucirle insieme.

La congiura dei ceciuos

John Kennedy Toole

Capolavoro dell’umorismo politico americano. Il suo protagonista, Ignatius J. Reilly, può essere letto come un Don Chisciotte del XX secolo, capace di squisita mordenza e a disagio alla luce di qualsiasi categoria morale convenzionale. La sua edizione spagnola, pubblicata da Anagrama, è leggendaria.

L’anno del pensiero magico

Joan Didion

Il primo dei due libri di Didion sulla sua esperienza personale di perdita familiare e dolore materno. Un giorno, la vita di uno dei cronisti più importanti del XX secolo cambia per sempre. Lei, Didion, è lasciata al suo cervello dolorante e alla sua esperienza di dolore. Questo libro è un’opera d’arte su cosa fare quando la vita sembra andare in pezzi.

Cardeno Adorno

Katharina Winkler

Il poema epico narrativo e contemporaneo più bello e doloroso che si possa immaginare. Basandosi su eventi realmente accaduti, Winkler racconta la storia degli abusi familiari e della fuga di una donna migrante che cerca rifugio per evitare la distruzione della sua esistenza. Frasi enigmatiche e paragrafi brevi che, come coltelli roventi e blocchi di mattoni leggeri, creano un inferno che parla di un diffuso patriarcato violento.

All’orecchio della catena montuosa

Ignacio Piedrahita

Libro di viaggio e di montagna in cui si fondono le voci del cronista e del geologo. Dal suo punto di vista personale di scienziato appassionato, Piedrahíta fa del viaggio attraverso le montagne andine un insieme di gesti informativi e poetici indistinguibili. Secondo me, nell’ambito arbitrario che chiamiamo “letteratura colombiana”, questa è la prosa più singolare e forse meno conosciuta di cui abbiamo notizia.

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