Kirmen Uribe e ‘New York-Bilbao-New York’ protagonisti della lettura ininterrotta dell’Arriaga

La Lettura ininterrotta di classici organizzata dal club basco Bilbo Zaharra ogni anno a giugno festeggia questo giovedì la sua 17a edizione e lo fa con un romanzo che non era nemmeno nella mente del suo autore quando l’iniziativa è stata sviluppata per la prima volta. ‘Bilbao-Nuovo York-Bilbao’, il libro di Kirmen Uribe già tradotto in 13 lingue diverse, è del 2009, è stato il primo romanzo di Ondarrutarra – aveva già pubblicato poesie – e nasce con la vocazione di essere internazionale. Il titolo infatti fa riferimento al viaggio attraverso l’Atlantico, alla migrazione, e nelle tante storie che collega parla di viaggiatori, espatriati, persone in cerca di un nuovo posto dove stare o che si guadagnano da vivere andando di qua e di là, come i pescatori baschi che per secoli andarono in mare per guadagnarsi da vivere. Il padre, il nonno e altri antenati di Kirmen Uribe si dedicarono alla pesca e nel germe di ‘Bilbao-New York-Bilbao’ sono gli aneddoti ascoltati in patria e raccolti un tempo, nel primo decennio di questo secolo, in quanto questo rapporto con l’ambiente “era sempre più ridotto e questo faceva sì che stessimo perdendo il legame con il mare, con quella natura”.

Nel corso degli anni, lo stesso Uribe finirà per stabilirsi dall’altra parte dell’oceano, nell’altra città del titolo di un romanzo che è “una pietra miliare nell’internazionalizzazione della letteratura basca, uno dei fenomeni più notevoli degli ultimi tempi”. anni.” , come spiegano gli organizzatori della Lettura Ininterrotta dei Classici. Ecco perché è un bel libro da leggere giovedì mattina al Teatro Arriaga, in un evento che rivendica il valore della letteratura basca nel mondo. Uribe inizierà alle 8:00; Dopo di lui si alterneranno nel foyer del teatro circa 200 persone. Tra loro, gli studenti baschi, persone a cui lo scrittore è particolarmente grato per aver imparato una lingua che, dice, “è sempre stata influenzata da molte culture e che l’ha mantenuta viva, è una lingua aperta che ognuno fa propria”. . Oltre a coloro che leggeranno di persona dal vivo, parteciperanno attraverso video membri della diaspora basca e studenti provenienti da 50 centri baschi nel mondo. E per ascoltarli basterà sedersi in Plaza del Arriaga, dove sarà presente uno schermo gigante, o visitare il sito dell’EiTB.

Per Kirmen Uribe essere il protagonista della giornata è come “passare dalla squadra riserve alla prima squadra, come esordire a San Mamés”. E in tutti questi anni, lui stesso ha partecipato come lettore e come conferenziere a questa iniziativa culturale a favore della letteratura basca e ne ha letti “molti” della lista. Comprende di tutto, da ‘Linguae vasconum primitiae’, di Bernat Dechepare (del XVI secolo) a ‘Kristakezko begi bat’, di Miren Agur Meabe, e ‘Martutene’, di Ramon Saizarbitoria (entrambi del 2013).

Come di consueto, la lettura è preceduta da una serie di conferenze sul libro al Bilbo Zaharra Forum, presso la sede di Euskaltzaindia. A quelli di martedì pomeriggio si aggiunge quello di Uribe di mercoledì alle 19, intitolato ‘Nondik datoz istorioak?’.

 
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