Le biblioteche statali gestite dalla Generalitat valenciana non hanno acquistato un solo libro in cinque mesi | Notizie dalla Comunità Valenciana

Le biblioteche statali gestite dalla Generalitat valenciana non hanno acquistato un solo libro in cinque mesi | Notizie dalla Comunità Valenciana
Le biblioteche statali gestite dalla Generalitat valenciana non hanno acquistato un solo libro in cinque mesi | Notizie dalla Comunità Valenciana

Le quattro grandi Biblioteche Pubbliche Statali della Comunità Valenciana, di proprietà del Governo centrale e gestite dalla Generalitat, non acquistano un solo libro da metà gennaio. Una situazione insolita. In precedenza, i professionisti delle biblioteche di Valencia (Pilar Faus, in via Hospital), Alicante (Azorín, in Paseíto de Ramiro), Castellón (in via Rafalafena) e Orihuela (Fernando de Loazes, in piazza Ramón Sijé) hanno acquisito, con i propri budget e nella maggior parte dei casi con cadenza settimanale, le novità più importanti sul mercato per completare la propria collezione, per soddisfare le richieste dei lettori (i cosiddetti desiderata) o per fornire opere ai numerosi circoli di lettura presenti nei centri. La sola, popolare e centrale Biblioteca Pubblica di Valencia, situata in un antico ospedale rinascimentale, riceve 240.000 visite all’anno e concede 130.000 prestiti, secondo il bilancio ufficiale del 2022. La sua spesa annua per l’acquisto di libri si avvicina ai 50.000 euro.

Il Ministero della Cultura, guidato dal primo vicepresidente della Generalitat, Vicente Barrera, di Vox, ha dato istruzioni all’inizio dell’anno che non si potesse continuare ad acquistare libri con lo stesso sistema per una questione amministrativa, ma non ha arbitrato alcuna nuova formula di acquisizione, per cui il rinnovo dei fondi è stato bloccato per tutto il 2024. Questa inerzia si ripercuote anche sulla delicata rete commerciale delle librerie, dove le opere vengono acquisite. Il flusso di notizie consente inoltre di attrarre nuovi lettori verso le biblioteche pubbliche.

Fonti del settore del libro esprimono perplessità sulla situazione e soprattutto sull’assenza di un’alternativa da parte della Generalitat, governata dal PP e Vox dallo scorso luglio, per risolvere il problema amministrativo e sospettano che si tratti di disinteresse o apatia. Respingono che si tratti di un tentativo di controllare l’acquisto di libri da parte dell’Assessorato, come è avvenuto nella biblioteca municipale di Burriana (Castellón), una volta che il partito di estrema destra ha preso il controllo dell’Assessorato alla Cultura in accordo con il patto del governo raggiunto con il quelli popolari. Il sindacato regionale Intersindical ha richiesto tramite registrazione alla Direzione Generale della Funzione Pubblica della Generalitat informazioni sul “funzionamento anomalo” del servizio librario e bibliotecario, diretto da Lucía Martí.

Le stesse fonti sottolineano che le Biblioteche Pubbliche Statali, che operano in pratica a livello provinciale, e le biblioteche comunali, che organizzano anche numerose attività oltre al prestito dei libri, costituiscono una delle principali e più accessibili offerte culturali della Spagna, sebbene il suo lavoro viene spesso rinviato o passa inosservato rispetto, ad esempio, a quello svolto da altre istituzioni, come i musei, e ad attività di maggiore impatto mediatico.

Fonti del Ministero della Cultura spiegano che “dal gennaio dell’anno in corso, per ragioni di gestione economico-amministrativa, hanno smesso di acquisire nuovi beni per intraprendere nuovi acquisti, seguendo le istruzioni dell’Intervento della Generalitat in merito alla procedura di acquisto di libri regolamentata dalla normativa vigente, che comportano la necessità di porre in essere idonei meccanismi affinché tali acquisti possano essere effettuati. “Una misura necessaria poiché la procedura portata avanti dalla precedente squadra governativa ha avuto osservazioni negative sull’intervento”, aggiungono.

Dalla Direzione generale della Cultura, precisa il Ministero, “si sta lavorando per l’elaborazione di un adeguato strumento contrattuale che risponda alle nuove esigenze procedurali derivate dall’attuale situazione affinché, quanto prima, sia data agilità nella “continuità della acquisti di nuovi fondi da parte delle biblioteche e garantendo agli utenti la migliore qualità nella selezione degli acquisti per offrire il patrimonio bibliografico desiderato.”

Ciò che colpisce di più è ciò che accade più vicino. Per non perderti nulla, iscriviti.

sottoscrivi

Inizialmente, il Ministero ha suggerito che il problema potrebbe derivare da un cambiamento nel processo di acquisto da parte del governo centrale. Fonti del Ministero della Cultura hanno spiegato ieri a questo giornale che “la competenza in materia di biblioteche è esclusiva delle comunità autonome”, come stabilito, in questo caso, dallo Statuto di Autonomia della Comunità Valenciana. “Le Biblioteche Pubbliche Statali (BPE) sono di proprietà statale e gestite esclusivamente dalle comunità autonome. Ciò implica che le comunità autonome sono responsabili del personale della biblioteca, della manutenzione e dei fondi bibliografici (acquisto, prestito, ecc.), ai quali assegnano i propri budget», aggiungono.

Quasi un milione per i libri

Il Ministero della Cultura ricorda inoltre che “con i fondi del Piano di ripresa, trasformazione e resilienza, ha trasferito alla CCAA nel 2021 10 milioni di euro per l’acquisto di libri nelle biblioteche pubbliche (i cui criteri sono stati approvati nella Conferenza del settore cultura). Nello specifico, sono stati trasferiti alla Comunità Valenciana 920.737 euro per l’acquisto di un minimo di 41.000 libri (in tutta la Spagna si è trattato di 450.000 libri).” E indica che l’ultimo rapporto di monitoraggio dell’esecuzione di questo progetto preparato dalla stessa Generalitat e ricevuto dal Ministero della Cultura (datato giugno 2023), indicava che la Generalitat aveva eseguito 559.000 euro e acquistato circa 37.400 libri.

La consigliera e responsabile della Cultura del PSPV-PSOE di Valencia, Maite Ibáñez, aveva già denunciato alcuni mesi fa “l’abbandono subito dalle biblioteche” da parte del governo PP e Vox, nella città e nella Comunità Valenciana. “Abbiamo denunciato pubblicamente il mancato acquisto di libri anche nelle biblioteche comunali, che non dispongono di un budget per quest’anno”, denuncia.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

-

PREV Libri a Saragozza | Magalí Etchebarne (presenta ‘La vita davanti a Saragozza’): “Ciò che non viene detto e il passato sono molto presenti in tutte le storie”
NEXT Andrés Rugeles lancia il suo libro “America Latina: la visione dei suoi leader”, uno strumento per l’analisi e la valutazione delle sfide della regione