5 poesie dal Libro Rosso (Vol. 14)

5 poesie dal Libro Rosso (Vol. 14)
5 poesie dal Libro Rosso (Vol. 14)

Il collettivo Prostíbulo Poético pubblica il quattordicesimo volume della sua già tradizionale libro rosso. I 47 poeti qui raccolti fanno tutti parte dei cast di questo progetto teatrale-poetico già presente a Barcellona, ​​Madrid e Valencia. Uno spettacolo e poesie davvero interessanti.

In Zenda riproduciamo cinque poesie da libro rosso (Bordello poetico).

***

fa bene al corpo

fa bene al corpo
ricordati che eri amato
esci di casa e senti il ​​gelsomino
fermata fiorita
chiudi gli occhi
e apri la luce.
fa bene al corpo
bussare alla porta dell’origine
entrare attraverso un corridoio
attraversare un corridoio
e guarda di nuovo tutto
da questa volta
mettiti nel mezzo
e chiamare i morti
per invitarti a cena.
fa bene al corpo
siediti con loro alla loro tavola
far scorrere un dito lungo il bordo del piatto
mettiti in bocca una manciata di biglie
e mastica il rumore dell’acqua.
fa bene al corpo
chiudi gli occhi ad occhi chiusi
sdraiarsi su un campo di basilico
aspetta che il verde ti attraversi
e metterti dentro quel paese che trema
fa bene al corpo
apri gli occhi e togli le biglie dalla bocca
alzarsi dal tavolo
rifare il corridoio
dire addio
chiudere la porta.
fa bene al corpo
Possa il gelsomino venirti incontro
che ti nascano le rondini
ricordandoti che eri amato
riapri gli occhi
e nella mano
trova una biglia

Dennise Valeria Céspedes (Merlo)

***

Reminiscenze

Due sedie, distanza incendiaria.
Due sedie e mi guardi.
E penso di essere un angelo in un cortile di luci.
La rassegnazione infinita.
Paura e tremore.
Paura e tremore.
Chi sacrifica questo ariete?

Ángela Navarro Esteve (L’orfana)

***

Lupus

L’amore mi fa di notte
quando i lupi verranno a divorarmi,
Gemo di piacere,
urlare a causa dell’incoscienza
vedermi così nero, così dedicato
come un geranio luminoso e notturno.
Allora la mia carne grida:
I lupi vengono a divorarmi, a fare di me il loro cibo,
perché l’amore che mi dà, non potrai mai raggiungerlo.

Raúl Ornelas Aguirre (Petricor)

***

Yemayá proteggici tutti

Marino di stagno di due pinguini…
So che la mia truffa ti dà fastidio,
il mio incessante suono da bambino,
inevitabilmente, dietro le vene…
Sono la figlia di Changó
e io sono una tomba del tempio
dei tuoi Dei sotto processo
ai miei feriti dalla fame,
ma beh a loro piace la rivolta
e si risolvono senza combattere.
Burattino con maschera canaglia-era…
Guaguancó sull’autobus,
i miei cinque girasoli danzano
miele e cannella—
buchi nelle guayaberas
«Figlia mia, la situazione va a fuoco»
Dolore…
Alza il collo, mio ​​jicotea,
stimolante
mi guarda
Ho gettato una torta in mare
e ora la brezza profuma di zucchero nero.

Laura Magro Peralta (La Sublime)

***

LL
Io vorrò essere per te
con il punto
per l’el·le geminate:
un silenzio
volat
una sillaba
determinato
in estasi
al campanello mig
dei tee
due
è venuto
nostro

María Sanz (L’Evocazione)

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Autori: Collettivo bordello poetico. Qualificazione: Libro rosso vol.14. Editoriale: Bordello poetico. Vendita: Tutti i tuoi libri.

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