Ieri, venerdì, la Corte Federale del Distretto Sud di New York ha condannato a 14 anni di reclusione Álvaro Córdoba Ruiz, fratello del defunto senatore Piedad Córdoba, per reati legati al traffico di droga.
La Procura ha chiesto un minimo di 17 anni di reclusione e la difesa a 5 anni. È stato il giudice Lewis J. Liman a emettere la sentenza, aggiungendo 4 anni di libertà vigilata.
Córdoba è specificamente accusata di aver cospirato con diverse persone e individui associati alle FARC per ottenere e distribuire tonnellate di cocaina destinate agli Stati Uniti.
Damian Williams, pubblico ministero del caso, ha annunciato la notizia affermando che “la sentenza di oggi dimostra l’impegno di questo Ufficio nel perseguire i trafficanti di droga come Córdoba Ruíz, che cercano di importare tonnellate di cocaina negli Stati Uniti”.
Ha anche lanciato un forte avvertimento a coloro che intendono vendere droga negli Stati Uniti, “soprattutto quando si associano ad organizzazioni violente di narcotraffico come le FARC”.
Córdoba, estradato negli Stati Uniti dopo essere stato catturato a Medellín nel febbraio 2022, è stato accusato di traffico di droga, possesso illecito di armi da fuoco e presunti legami con dissidenti delle FARC.
Era lo scorso febbraio quando si era dichiarato colpevole dei crimini di cui era accusato.
Va notato che la cattura di Córdoba è avvenuta nel quadro di un’operazione antidroga nella quale si presume stesse negoziando con figure chiave della dissidenza di Gentil Duarte. I suoi avvocati hanno suggerito che sua sorella, Piedad Córdoba, avrebbe potuto essere l’obiettivo delle accuse.
La defunta senatrice Piedad Córdoba, dal canto suo, ha sempre difeso il fratello fin dall’inizio del caso, confutando ogni legame con il traffico di droga e denunciando una presunta persecuzione politica nei suoi confronti.
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